Lo scorso febbraio, ha suscitato curiosità e scalpore la decisione degli Houston Rockets di privarsi del loro centro titolare, Clint Capela, accasatosi agli Atlanta Hawks in una trade a quattro squadre, per accogliere (o meglio, riaccogliere) nel proprio roster Robert Covington, uno dei più affidabili e tenaci difensori della lega, ufficializzando a tutti gli effetti la svolta verso lo small ball tanto caro a coach Mike D’Antoni, che spesso e volentieri, nelle gare in cui Capela era out per infortunio, aveva approfittato per testare un quintetto senza centri di ruolo, lasciando in panchina l’esperto Tyson Chandler e il giovane Isaiah Hartenstein per schierare il mastino P.J. Tucker sotto le plance.
Covington si è adattato benissimo al nuovo sistema di gioco, mettendo a referto 12.8 punti, 7.9 rimbalzi, 1.1 palle recuperate e ben 2.5 stoppate in 14 partite, risultando così il centro de facto e il miglior stoppatore della squadra, nonché il quarto in assoluto della lega dal giorno del suo ritorno ai Rockets, a pari merito con Anthony Davis e dietro soltanto ai lunghi Hassan Whiteside, Myles Turner e Krystaps Porzingis, capaci di far registrare rispettivamente 3, 2.9 e 2.8 stoppate.
Robert Covington elogia Pippen: “Indosso il numero 33 per lui”
Robert Covington has thrived as defensive weapon since joining the #Rockets, and it's not hard to see who he modeled his game after.
"You can’t have a greater person to emulate your game around than Scottie Pippen."https://t.co/rZod9kBHsT
— Michael Shapiro (@mshap2) April 28, 2020
Il classe ’90 è il vero ago della bilancia di questi inediti e rivoluzionari Houston Rockets, che tentano per l’ennesima volta di uscire fuori dagli schemi e sovvertire la logica nella maniera più irrazionale possibile. In attesa di conoscere il destino della stagione 2019-2020, ferma dallo scorso 11 marzo in seguito alla pandemia da coronavirus (l’ultima gara giocata dai suoi Rockets risulta essere quella vinta 117-111 contro i Minnesota Timberwolves, in cui si rese autore di 10 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate), Covington è stato recentemente ospite in una diretta su Instagram dell’account ufficiale della NBA, rispondendo alle domande di tifosi e appassionati.
Tra le più domande più interessanti spicca quella di un tifoso che ha chiesto al numero 33 dei Rockets quale fosse il suo punto di riferimento, il giocatore cui si è ispirato per centrare il suo obiettivo e costruirsi un nome in NBA. “Il mio giocatore preferito era Scottie Pippen ed è proprio per questa ragione che indosso il 33 come numero di maglia. È uno di quei giocatori che fanno di tutto in campo, soprattutto il lavoro sporco utile alla squadra. Ho sempre guardato a lui e a giocatori simili come modello di riferimento. Non può non affascinarti un giocatore come Pippen. Michael Jordan è senza dubbio uno dei più grandi di sempre, ma Scottie era il collante indispensabile di quei Chicago Bulls.”, ha dichiarato Covington, tra i migliori 3-and-D della lega attuale, proprio come Pippen a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.