Dopo due vittorie consecutive, gli Houston Rockets cadono, con un Eric Gordon non decisivo, al cospetto dei Minnesota Timberwolves al Target Center, sprecando il confortante vantaggio con cui erano andati all’intervallo (62-48) e segnando appena 29 punti nei due quarti finali, contro i 55 fatti registrare dai padroni di casa.
Eric Gordon spiega i motivi della sconfitta
Una prestazione a dir poco negativa quella degli uomini di coach Mike D’Antoni nella seconda parte di gara, soprattutto nel periodo conclusivo. Tra i giocatori che non sono riusciti ad avere l’impatto giusto sul match, oltre ai vari Paul, Tucker e Green (13 punti in tre con 4/20 al tiro), spicca Eric Gordon, autore di appena 10 punti, un rimbalzo, 2 assist, una palla recuperata e una stoppata con pessime percentuali al tiro (31% dal campo con 4/13 e 25% da tre con 2/8).
“Nel secondo tempo siamo stati totalmente inappropriati. Loro hanno messo in mostra maggior fiducia e grinta di noi e hanno giocato sicuramente meglio in difesa.”, ha dichiarato il Sesto uomo dei Rockets, tra i meno positivi della serata a due facce di Houston. Il classe ‘88 torna dunque a deludere dopo una serie di prestazioni positive che sembravano aver restituito a D’Antoni l’affidabile riserva di lusso del biennio scorso.
Nonostante la prestazione insufficiente, Gordon risulta il migliore della second unit dei suoi, segnando 10 punti sui 21 totali della panchina (6 House e 5 Green) e, eccezion fatta per Capela (+6), Ennis (+6) e House (+2), il giocatore col +/- più alto tra i negativi (-1).