Mentre la NBA, quella di cui i Los Angeles Lakers sono i campioni in carica, procede la sua stagione 2020/21 nella speranza che i contagi interni alla lega rimangano pochi, come dopotutto fino ad ora sono stati; la G-League, invece, si appresta ad incominciare l’annata corrente in una località che negli ultimi mesi abbiamo imparato a conoscere bene: la bolla di Orlando, istituita inizialmente dai massimi vertici della lega per organizzare la ripresa nel mese di agosto, ed ora pronta ad essere riutilizzata una seconda volta.
Mentre la NBA aveva convocato ventidue squadre nello stato della Florida, alla stagione portata avanti dalla lega di sviluppo prenderanno parte 17 franchigie, dato che alcune si sono sottratte dal giocare in queste condizioni avendo una certa paura, del tutto giustificata, di mettere a rischio la salute dei propri atleti, membri dello staff ed addetti ai lavori. Undici delle trenta franchigie NBA non vedranno la loro squadra affiliata prendere parte al campionato quest’anno, tra queste: gli Wizards, gli Hawks, i Pistons, ed ancora i Celtics, i Suns, gli Heat, i Lakers, i Kings, i Mavericks, i Bulls, ed infine i Bucks.
Lo scorso anno, la G-League ha completamente cancellato la sua stagione senza mai riprenderla; ed ha poi apportato una modifica alla sua conformazione, inserendo un’ulteriore squadra all’interno della lega: una formazione composta solo ed esclusivamente da giovani talenti che, seppur di giocare tra i professionisti, hanno rinunciato ad accasarsi ai maggiori college statunitensi.
La G-League ha annunciato di voler aprire le danze, nella bolla di Orlando, l’8 di febbraio, per poi concludere la stagione regolare il 9 di marzo. Ai playoffs prenderanno parte le migliori otto squadre, secondo un formato di gioco ad eliminazione diretta. Nel mentre che la lega affiliata lavora ad organizzare nei minimi dettagli il calendario delle partite, diamo un’occhiata a quali saranno i giocatori più interessanti, giovani e non, che dal prossimo mese militeranno nel secondo campionato NBA.
G-League, non solo Lance Stephenson e Beasley, i giocatori più interessanti a cui prestare attenzione
Mentre in passato la G-League ha accolto principalmente giovani in cerca di un palcoscenico a loro adatto, ricoprendo quindi il ruolo di tramite tra il giocatore ancora da formarsi e la massima lega, ad oggi il secondo campionato è diventato un bacino di raccolta per alcuni ex NBA che sentono di dover dimostrare ancora un qualcosa.
I due ingaggi che più hanno fatto notizia recentemente sono stati Lance Stephenson e Michael Beasley, due giocatori che di divise ne hanno vestite abbastanza, e anche molto diverse tra loro, e che sono stati i protagonisti di una carriera segnata da continui alti e bassi. L’ex Indiana Pacers e l’ex New York Knicks sono stati compagni ai Lakers nella stagione 2018\19, ultima volta in cui hanno calcato un parquet NBA.
In secondo luogo troviamo il nome di Allonzo Trier, ex della Grande Mela tagliato lo scorso giugno per fare spazio alla guardia Theo Pinson. La guardia in uscita da Arizona ha dimostrato grandi capacità offensive al suo primo anno, tuttavia, nel corso della seconda stagione ha vissuto un notevole calo del suo rendimento medio, forse frutto della sua mentalità improntata prima sul tirare a canestro e poi sul passare la palla. In G-League, con maggior spazio a disposizione, Trier disporrà di tutte le occasioni necessarie per acquisire la fiducia che il mondo NBA ha probabilmente perso nei suoi confronti.
Come quarto nome troviamo Jeremy Lin, che proprio in maglia Knicks ha vissuto l’apice della sua carriera. Il trentaduenne è riuscito nell’impresa di vincere un titolo con i Toronto Raptors, pur non avendo mai visto il campo nei playoffs ed essendo stato esonerato da lì a poco. Con 11.6 punti di media in carriera, quel che una volta veniva definito “Linsanity” dovrà sicuramente sfruttare al meglio ogni attimo a lui concesso per sperare in un contratto nella prima lega.
Infine, troviamo il secondo genito della famiglia Ball, i cui due fratelli si sono scontrati proprio questa notte. LiAngelo è l’unico del trio a non aver mai preso parte ad un incontro NBA, essendo riuscito a strappare solo un contratto da dieci giorni con i Detroit Pistons, che lo hanno poi tagliato non avendo alcuna intenzione di mantenerlo a roster.
Al momento, non si conoscono ancora le varie squadre a cui tutti questi giocatori si uniranno il prossimo mese.
Prima di concludere, non si può non menzionare il così detto Select Team, a cui prenderanno parte alcuni dei maggiori prospetti della prossima classe draft come Jalen Green, Jonathan Kuminga, Isaiah Todd, Daishen Nix e Kai Sotto.