Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Joel Embiid: “Quest’anno l’MVP sono io”

Joel Embiid: “Quest’anno l’MVP sono io”

di Michele Gibin
Joel Embiid

Neanche fosse Draghi, Joel Embiid usa la conferenza stampa pre All-Star Game per autocandidarsi non al Quirinale ma al premio di MVP NBA 2022, in attesa di vederlo in campo nella seconda parte di stagione con James Harden.

Il modo in cui sto giocando parla da solo, ora non vorrei portare la cosa troppo avanti ma è così“, dice Embiid, che nonostante l’assenza di Ben Simmons (o forse grazie a essa?) è riuscito a tenere i suoi Philadelphia 76ers costantemente tra i primi 6 posti in classifica nella Eastern Conference. Dopo un inizio leggermente sottotono e un “giro” di Covid a novembre, Joel Embiid è esploso: 29.6 punti di media a partita, con 11.2 rimbalzi e 4.5 assist, il 49% al tiro, il 36.9% da tre punti in 33 minuti di impiego medio.

I suoi rivali? Nikola Jokic, Giannis Antetokounmpo e DeMar DeRozan a oggi i più papabili, con Stephen Curry e Ja Morant appena dietro in una ipotetica classifica, del tutto parziale. Lo scorso anno, Joel Embiid arrivò secondo dietro a Jokic, la sua candidatura fu azzoppata da un infortunio a metà stagione.

Soprattutto per tutto quello che abbiamo affrontato quest’anno (con Simmons, ndr), il fatto di non aver avuto un giocatore importante per tutta la stagione… io sapevo di dover portare il mio gioco a un livello superiore sia in attacco che in difesa, ho la fortuna di avere dei grandi compagni di squadra che ogni giorno danno tutto in campo. Ma quello che conta per me è vincere, e finché vinceremo le partite e io continuerò a giocare così, avrò una chance di vincere tutto, MVP compreso. E io non intendo assolutamente fermarmi“.

Negli ultimi due anni ho lavorato tanto sul mio fisico, sul corpo, e i risultati si vedono tutti“, ancora Joel Embiid Ma penso di non essere ancora arrivato, non sono ancora neppure vicino a dove voglio essere fisicamente (…) spesso mi sento di esserlo, ma giocare ogni volta al 100% sia in attacco che in difesa è un’impresa ardua, che lascia un segno, E non ci sono tanti giocatori in questa lega che possono farlo, come me. La difesa? Non penso di avere ancora la giusta considerazione per quello che faccio lì“.

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