Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Magic Johnson ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa

Magic Johnson ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa

di Riccardo Rivoli
Magic Johnson da Fazio

Ieri sera Magic Johnson è stato ospite della Rai a “Che tempo che fa”, il programma di Fabio Fazio che va in onda in prima serata ogni domenica.

L’ospitata è iniziata con una raccolta di video e immagini della vita dell’ex Lakers intervallati da pezzi di interviste di altre leggende americane, tra cui Michael Jordan. Di seguito è finalmente entrato in scena Magic con il suo immancabile sorriso, accolto da un interminabile applauso. 

L’infanzia

Fazio, come prima cosa ha voluto chiedere a Magic come fosse il rapporto col padre, ex cestista che ha lasciato il basket per dedicarsi alla famiglia: “Mio padre ha sacrificato tanto per me. Ora tocca a me ricompensarlo. Sono arrivato in NBA e gli ho comprato una casa nuova. Ora ha 88 anni e ogni giorno lo ringrazio per essere stato padre, eroe e migliore amico per me.”

E’ stato proprio il padre ad introdurlo al basket già da bambino, facendolo giocare in casa: “Mi svegliavo alle 5 per palleggiare e i miei vicini impazzivano. Non avevo un canestro a casa, ma mi piaceva molto il basket.”

Aneddoti

Nel ’79 Magic è approdato ai Lakers e si è dovuto subito scontrare con l’austero Kareem Abdul-Jabbar: “ Eravamo completamente diversi. Mi piaceva la musica ad alto volume, mentre lui era un uomo silenzioso. Mi diceva sempre di abbassare la musica. E’ stato un inizio burrascoso, ma alla fine siamo diventati grandi amici e compagni. Era il più dominante della NBA e io ero il leader dei Lakers. Per questo abbiamo vinto il titolo al mio primo anno.”

Tutta la carriera del 32 gialloviola è stata in competizione con Larry Bird, con cui ha stretto poi una grande amicizia: “L’ho conosciuto al college. Arrivati in NBA abbiamo cambiato il gioco, il basket è diventato più popolare. Larry Bird è un uomo che io stesso ho adorato come un idolo. Ma quando abbiamo giocato gli uni contro gli altri allora non mi piaceva e non mi piacevano i suoi tifosi. Ed è stato un gran momento per me sapere che la mamma di Bird adorava come giocavo a basket.” 

Magic è stato invitato più volte a giocare anche alla Casa Bianca insieme a Barack Obama: “Devo riconoscere che è un buon giocatore e lo apprezzo molto come persona. Ha invitato ex e attuali giocatori e tutti giocavamo insieme.”

L’HIV e l’impegno per i sieropositivi

Johnson risultò positivo al virus HIV nel 1991, prima dell’inizio della stagione, in un momento in cui l’argomento era sconosciuto e discriminato. Magic è diventato il volto del problema  per dare forza a tantissime persone. Ha mostrato come si possa vivere una vita produttiva anche da positivi con la partecipazione all’All-Star Game del 1992 e alle Olimpiadi del Dream Team, andando incontro a una bufera di polemiche, e ha creato una fondazione benefica per lottare contro la diffusione dell’AIDS.

E’ stata la partita più importante della mia vita. C’era discriminazione, le cure non erano adatte e noi siamo riusciti a migliorare molte di queste cose. Abbiamo fornito alloggi e abbiamo interrotto la discriminazione in tutto il mondo. Quell’All-Star Game ha significato molto per me e per molte persone in tutto il mondo che vivono con un peso sulle spalle. Ho mostrato al mondo che si può vivere una vita produttiva pur essendo portatori di HIV. Ho convinto Larry Bird e Michael Jordan a giocare nel Dream Team. Il Dream Team ha aperto la pallacanestro al mondo.”

Impossibile non emozionarsi nel vedere Magic sorridere mentre rivede le immagini più belle della sua carriera. Magic incarna l’amore per il basket e insieme a Fabio Fazio  ha regalato un bellissimo momento e una grande occasione per portare il basket a milioni di persone.

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