Nel novembre 2021 Nikola Jokic fu espulso da una partita tra i suoi Denver Nuggets e i Miami Heat, per un pericoloso fallo di reazione ai danni di Markieff Morris, che lo aveva colpito nel finale di una partita già decisa.
Jokic aveva perso per un secondo la testa, e dopo aver subito un fallo gratuito da Morris a metà campo, aveva puntato e abbattuto alle spalle l’ala di Miami con una poderosa, e pericolosa, spallata. Inevitabile l’espulsione diretta per un fallo flagrant di tipo 2, e sorprendente la mano leggera della NBA all’epoca, che fermò la star dei Nuggets per una sola partita per quello che assomigliava più a un tentato omicidio che a un fallo.
Sono passati quasi due anni, e per fortuna non abbiamo assistito a nessuna resa dei conti tra il clan Jokic, con i fratelli Nemanja e Strahinja, e il clan dei gemelli Morris, Markieff e Marcus, che si erano dati appuntamento via social. Markieff Morris sarebbe rimasto fuori mesi dopo il colpo subito, per infortunio, ma ospite di una puntata recente del podcast di All The Smoke di Stephen Jackson e Matt Barnes, è tornato sull’episodio svelando anche un retroscena.
“Jokic? Fu veramente un colpo da vigliacco. Ma prima o poi gli ritornerà indietro, non si scappa“, ha detto Morris “Allora stetti fuori settimane, ma fu una scelta dei Miami Heat per proteggermi, anche da me stesso e dal fare cose. In realtà dopo un paio di settimane avrei già potuto giocare, erano stati loro a tenermi fuori. Non ero infortunato o impossibilitato a giocare“.
Dopo l’accaduto, a freddo, Nikola Jokic si era scusato per il suo gesto: “Una cosa stupida da fare, mi dispiace moltissimo. Non avrei dovuto reagire in quel modo, l’ho fatto per proteggermi dopo il fallo (di Morris, ndr) che penso sia stato abbastanza scorretto (…) ho visto le immagini, ho visto la sua testa andare all’indietro… non ci sono parole, è stato un brutto episodio e mi dispiace“.