L’allenatore dei Denver Nuggets Mike Malone parla, visibilmente scosso, del recente episodio di cronaca nera con protagonista un liceo del Colorado, poco distante dal tristemente noto liceo Columbine.
Nella giornata di martedì, almeno uno studente è morto ed altri 8 sono rimasti feriti a seguito di una sparatoria alla STEM school Highlands Ranch di Highlands, Colorado. A sparare, come riportato dalla CNN, due persone identificate come studenti del liceo, ora agli arresti.
A poco più di 20 anni (era il 20 aprile del 1999) dalla strage del liceo Columbine in Colorado in cui morirono 13 tra insegnanti e studenti, l’area torna a far parlare di sé per un nuovo episodio di campus shooting. Coach Malone ha raccontato ai giornalisti la sua personale esperienza – per fortuna senza conseguenze – e quella della famiglia nelle tragiche ore dell’attacco armato alla scuola.
Suspect in STEM School Highlands Ranch shooting identified https://t.co/x5o0hySEgg pic.twitter.com/QBxUmgfdZi
— 9NEWS Denver (@9NEWS) May 8, 2019
“La STEM high school è a due minuti da casa nostra” Spiega Malone “Mia moglie e le mie due figlie conoscono tante persone lì, io sono una specie di recluso essendo un coach NBA, ma loro sono più attive di me nella comunità“. Jocelyn, la moglie dell’head coach dei Denver Nuggets, ha contattato il marito poche ore prima della palla a due di gara 5 tra i suoi Nuggets ed i Portland Trail Blazers per rassicurarlo, una volta uscita la notizia della sparatoria:
“Mi ha detto che le ragazze erano a scuola, e per motivi di sicurezza tutti i ragazzi erano stati bloccati li, spaventati a morte e senza sapere cosa stesse accadendo. Non sapevo chi fosse, cosa fosse e dove (…) i ragazzi vanno a scuola per imparare e stare con gli amici, crescere, e non per preoccuparsi della gente che se va in giro a sparare. E’ una cosa che mi fa impazzire, ancora di più perché così vicina a casa“
“Non è Highlands Ranch e non è il Colorado. E’ tutto il Paese. La situazione è fuori controllo” Continua coach Malone “Ed è frustrante. Come si ferma? Ci vuole una legge? Un controllo severo sulla circolazione delle armi? Quello che serve, io non sono un politico. Voglio solo che tutti a Highlands Ranch sappiano che siamo con loro“.
Mike Malone si commuove poi parlando delle sue due figlie: “Come lo spiegherò a loro? Bella domanda… ero lì a scriverle che sarebbe stato tutto OK, ma non lo so nemmeno io… quello che è successo è l’incubo di ogni genitore“. Già due settimane fa le scuole dell’area erano state sottoposte a coprifuoco a causa di un altro allarme, una mitomane che avrebbe acquistato un’arma da fuoco per recarsi a celebrare una sorta di “anniversario” della strage del liceo Columbine. La ricerca si era chiusa con il sospetto suicidio della donna, lo scorso 17 aprile.
“E’ una vergogna” Spiega Malone “Le mie figlie e gli altri ragazzi si sono ritrovati per due volte in due settimane rinchiusi a scuola. Qualcosa deve cambiare in questo Paese“.