È la settimana del Super Bowl e da tradizione gli americani si riuniscono tra di loro per vedere insieme il secondo evento sportivo più importante del mondo. Ma questo è un anno diverso e non potendo fare assembramenti, la NBA ha chiesto alle franchigie e ai giocatori di avere un po’ di prudenza a causa del COVID-19.
Niente feste per la partita al di fuori della propria abitazione e, in quel caso, ridurre gli inviti solo ai familiari. E le squadre che giocheranno in trasferta domenica, non potranno lasciare l’hotel della città in cui giocano per vedere la partita. I giocatori potranno guardare la partita solo in aree private prestabilite, con un ridotto numero di familiari che sono risultati negativi ai test. Queste sono le condizioni in cui i giocatori e i membri degli staff delle franchigie della NBA possono guardare il cinquantacinquesimo Super Bowl.
Cinque sono le partite in programma tra domenica sera e domenica notte. Charlotte ospita Washington, gli Heat a New York contro i Knicks, Boston va in Arizona per sfidare i Suns, i Clippers ospiteranno Sacramento e i Jazz voleranno ad Indianapolis per affrontare i Pacers. Tutte le partite cominceranno tra le 19 e le 21 italiane (tra l’1 p.m. e le 3 p.m. della costa Est americane, ndr) in modo da concludersi prima che inizi la sfida tra i Kansas City Chiefs e i Tampa Bay Bucaneers che si giocherà alle 00.30 italiane di lunedì.
C’è chi il Super Bowl lo guarderà in aereo
Alcune squadre, però, potrebbero essere costrette a vedere l’inizio della partita in aereo mentre stanno volando verso la città della squadra contro cui giocheranno la sera dopo. Gli Wizards, per esempio, giocheranno a Chicago lunedì e sperano di partite da Charlotte in modo di arrivare nella città del vento almeno per l’intervallo della partita tra i Chiefs e i Bucaneers. “Amo guardare il Super Bowl,” ha detto Scott Brooks, coach dei Washington Wizards. “Amo guardarlo in compagnia, ma quest’anno è diverso. Non ci si può incontrare per guardarlo tutti insieme. Mi piace molto quell’atmosfera che si crea anno dopo anno e soprattutto quando giochiamo in trasferta, magari giochi bene e quindi dopo ci godiamo la partita tutti insieme. Ma questo ovviamente non succederà.“
Anche i Miami Heat si trovano nella stessa posizione. Anzi, peggio. Infatti la franchigia di Pat Riley spera di poter vedere anche solo un pezzetto di partita a casa, mentre il resto delle partita lo dovranno vedere durante il volo di ritorno da New York. Negli scorsi anni, Miami ha sempre ritardato i voli per la Florida per permettere di guardare il Super Bowl tutti insieme, ma non quest’anno.
Nonostante negli ultimi giorni i giocatori risultati positivi ai test sono sempre di meno, la lega vuole cercare di ridurre al massimo il rischio di ulteriori contagi, in modo che non capiti più di vedere situazioni come quelle di Kevin Durant o come le 21 partite rimandate tra il 10 e il 27 di gennaio.