Ben Simmons è chiaro nel parlare della sua situazione contrattuale. Il giocatore dei Brooklyn Nets, arrivato all’ultimo anno del suo contratto, ha saltato due intere stagioni in carriera e ha giocato meno di 60 partite in quattro delle sei stagioni disputate dal suo ingresso nell’NBA. Ciò nonostante, il ROTY 2018 ammette caldamente: “io non sto rubando nulla”.
Negli ultimi due anni, le critiche sul suo mancato utilizzo e sulla sua etica del lavoro molto discutibile si sono sprecate. In un’intervista al New York Post, il giocatore australiano ha detto: “La gente commenta dicendo che sto ‘rubando’. No. Quando ho ottenuto quel contratto, stavo giocando a un livello altissimo. Purtroppo ho avuto degli infortuni. Ma se qualcuno lo dice, è irrispettoso. La gente può dire quello che vuole. Devono farsene una ragione. Alla fine della giornata, tutto si fa sentire”.
Il tutto ha avuto inizio nel 2021, nella celeberrima gara 7 delle NBA Eastern Conference Semfinals contro gli Atlanta Hawks. Poi è arrivato il rifiuto di giocare la stagione 2021-22 fino alla trade con i Brooklyn Nets nel 2022. Eppure, nonostante l’approdo a New York, le cose non sono cambiate. Ciò nonostante, lo staff medico dei Nets dice che non è in salute. L’ultimo aggiornamento medico su di lui riportava un infortunio alla schiena.
La scorsa stagione Simmons ha giocato solo 15 partite per Brooklyn, con una media di 6.1 punti, 7.9 rimbalzi e 5.7 assist a gara. Se i Nets vogliono puntare su Simmons nell’ultimo anno del suo contratto, l’australiano dovrà giocare ben più di 15 partite e migliorare di gran lunga le sue medie. Simmons, prima del tracollo, è stato inserito per due volte nell’NBA All-Defensive First Team ed è stato tre volte All-Star NBA.
