Il tema razzismo negli ultimi giorni è tornato, purtroppo, a far parlare di sé a causa dell’omicidio a sangue freddo di George Floyd da parte di un poliziotto americano. In tema razzismo, arrivano alcune dichiarazioni da parte di Pascal Siakam, giocatore camerunense dei Toronto Raptors, che vive da ormai 10 anni negli Stati Uniti.
“Quando vado nei negozi, le persone ti guardano male, diversamente. E si chiedono se comprerai mai qualcosa, o se accada qualcosa di brutto. La parte straziante è farla sembrare una cosa normale. Devo cercare di accettare il fatto che le persone mi guarderanno sempre in quel modo, ma è dura. E’ triste pensare costantemente: “Stai tranquillo, non reagire.” E’ triste lo so, ma questo è il paese in cui viviamo.” Queste le parole di Siakam durante una teleconferenza con dei giornalisti, in cui in realtà si doveva parlare del probabile ritorno in campo a luglio. Pensieri forti, che fanno riflettere ancora di più sulle condizioni che quelle persone devono affrontare tutti i giorni della loro vita.
Pascal Siakam racconta il suo arrivo negli USA
Ma è stata dura fin dal primo giorno per lui. Ha raccontato infatti del suo arrivo negli USA, delle sue aspettative e di ciò che si è trovato davanti. “A casa, in Camerun, eravamo noi la maggioranza. Le altre etnie erano considerate tutte minoranze. Quindi da un lato sapevo cosa aspettarmi. Ma una volta arrivato, è stata molto dura per me. Abituarmi a far parte della minoranza è stato molto difficile, è qualcosa che ti turba nel profondo.”
Anche i fratelli di Pascal, Boris, Christian e James hanno giocato a basket, in NCAA, e non hanno mai parlato di razzismo nei loro confronti. “Un altro problema molto grave è che non ne parliamo abbastanza. Tendiamo a tenerci tutto per noi, senza parlarne. Ma è sbagliato, è arrivato il momento di affrontare questo problema”, così ha proseguito il campione NBA della scorsa stagione.
Solo settimana scorsa uno di loro gli ha raccontato un aneddoto di quando lavorava per la Enterprise Car Rental: “Una donna è entrata nel negozio e subito: “Voglio parlare con un americano”. Forse sarà stato per altri motivi, ma episodi del genere dimostrano la poca intelligenza di certe persone. Ormai siamo stufi, speriamo che sia arrivato il momento di dire basta”. Poi ha parlato direttamente del video diventato ormai virale: “Penso alla gente e alle famiglie che hanno visto quel video. Stava piangendo per sua madre. Fa molto male, soprattutto quando penso alla mia famiglia. Fa malissimo”.
Siakam: “Riconoscere il problema razzismo per affrontarlo”
Una domanda molto significativa fattagli da un giornalista è stata se avesse dei consigli da dare alla popolazione bianca. “Numero 1: riconoscere l’esistenza del razzismo. Penso che molte persone non lo facciano, ed è sbagliatissimo. Molti pensano: “Dalle mie parti non lo vedo, non c’è.” E’ un errore che non bisogna fare, perché purtroppo esiste e per non vederlo bisogna essere veramente cechi”.
La stagione dei Toronto Raptors
Nonostante l’addio di Kawhi Leonard, l’uomo copertina del titolo 2019, i Raptors quest’anno hanno dimostrato di essere una grande squadra. Il record di 46 vittorie e 18 sconfitte conferma quanto appena detto, piazzando Toronto al secondo posto nella Eastern Conference.
Con la NBA che ha ufficializzato il ritorno in campo a fine luglio con un formato a 22 squadre, potranno difendere il titolo da campioni in carica: “Ovviamente non vuoi che una stagione vada sprecata. Tutto il sudore, l’impegno e il sangue sputato per tutto l’anno da ognuno di noi. Siamo stati pieni di infortunati, ma siamo riusciti a giocarcela al meglio e a rimanere concentrati. Abbiamo lavorato duramente, sarà molto bello difendere il titolo e provare a replicare la fantastica impresa dello scorso anno”.
Nel finale, Pascal ha anche parlato del come ha affrontato il lockdown: libri, imparare a suonare il piano, studiare situazioni di gioco e rimanere in contatto con i suoi cari. “Ho cercato di stare il più vicino possibile alla mia famiglia, alle persone a cui tengo di più. Questa è la cosa più importante per me. Durante la stagione siamo troppo impegnati per pensare a queste cose”.
Vedremo dunque se i Raptors saranno in grado di ripetersi, anche se ci sono molte squadre viste come favorite. Pascal Siakam però ci crede, e con lui tutti i Toronto Raptors.