Step Back, un passo indietro

di Marco Mendola
Kobe vs Lillard Step Back

Step Back, quante volte lo abbiamo sentito pronunciare nell’estate 2015 da Flavio Tranquillo quando il nostro Danilo Gallinari contro Germania e Spagna ai Gironi dell’Europeo si è immolato come condottiero tecnico-emotivo di un’Italia che non si è posta limiti, pur sapendo di avere tante lacune, facendo emozionare amanti del basket e non.

Mentre nel passato i giocatori, sfruttavano il proprio fisico per saltare il marcatore ed andare a canestro, oggi ci sono giocatori più atletici che utilizzano tecniche più complesse e letali per gonfiare la retina. Quando i giocatori offensivi non possono tirare, devono imparare a “scappare” dal difensore e cercare di creare spazio per il tiro. Lo Step Back consiste proprio in questo.

Lo Step Back non è altro che un passo all’indietro che serve a prendersi un po’ di spazio dal difensore prima di provare il tiro. E’ un movimento molto tecnico e molto rapido, che se eseguito con i tempi giusti permette di eseguire un tiro che non solo manda in delirio il pubblico ma ci permetterà di tirare con più “facilità”. Può essere eseguito da ogni parte del campo. Per prima cosa bisogna attaccare il difensore con movimenti molto veloci per “distrarlo”. Dopodiché spingere un piede all’indietro per creare uno spazio tra te e il difensore più ampio possibile così da evitare la “mano in faccia” al momento del tiro. Questa mossa è in grado di fornire una risposta a quei difensori che non lasciano il tempo del tiro.

La storia ci insegna però, che nonostante sia un movimento molto rapido, questo modo di smarcarsi dal difensore non è stato utilizzato solo da giocatori veloci ma anche e soprattutto da giocatori molto abili a prendere il tempo al proprio avversario tirando col giusto equilibrio. Uno di questi è Paul Pierce.

Non è di certo diventato famoso per la sua rapidità, ma l’ala ex Boston “ The Truth”, grazie al suo fulmineo passo indietro ha fatto dello Step Back una delle sua frecce più letali. Per non parlare di Kobe Brayant, Dwyane Wade, Manu Ginobili e Dirk Notizkwi (poi trasformata in Dirk-Shot). Solo alcuni dei più famosi giocatori che hanno resto il “passo all’indietro” un arte.

Oggi lo Step Back lo troviamo sempre più spesso nel repertorio delle stelle del Basket. Sicuramente uno di quelli che spicca più di tutti è James Harden che in questa stagione sta mettendo in mostra un attaccamento al canestro avversario impressionante, deliziandoci spesso e volentieri con Step Back da pelle d’oca.

Siete pronti? Dalla prossima settimana dedicheremo un articolo per ogni grande giocatore d’oltreoceano e non che ha fatto uso o che fa ancora uso dello Step Back come una arte. Intanto gustatevi un esempio lampante di cosa vuol dire in un video:

Per NBAPassion,
Marco Mendola
Step back 

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