DeMar DeRozan giura amore ai Toronto Raptors:

Sono cresciuto ad LA, quella è casa mia. Non c’è una parte di Los Angeles che non conosca ma non credo troverei in qualsiasi altra squadra, in qualsiasi altra città un posto migliore di Toronto. Sono concentrato sui Raptors, non me ne andrò finché non vinceremo.

Parla chiaro, dopo l’eliminazione con i Cavaliers, i Raptors non ne escono con le ossa rotte, ma anzi, molto positivamente viste le difficoltà che avevano avuto i canadesi nelle ultime postseason. Finali centrate, Cleveland troppo superiore, è stato fatto il massimo e da questo massimo si può costruire un futuro luminoso, considerando che le ultime due serie sono state giocate praticamente senza un giocatore chiave come Jonas Valanciunas.

Ovviamente serviranno le conferme di DeMar DeRozan e di Biyombo. Ovviamente si dovrà lavorare anche sulla testa di alcuni elementi, come Lowry, come Carroll che non sembrano aver trovato ancora la loro giusta dimensione quando la palla scotta e le difese avversarie si chiudono (soprattutto in trasferta). Servirà aggiungere giocatori d’esperienza, alla Scola, ma che siano in grado di incedere realmente, non come l’ex Pacers.

In primis dunque rifirmare DeRozan: le cifre? La sua postseason parla chiaro, la stagione anche. E’ un giocatore discontinuo, ma potrebbe chiedere il massimo salariale a 25 milioni di dollari stagionali. Tanto, davvero troppo. La franchigia canadese potrebbe mettere sul piatto dal suo canto fino ad un contratto di cinque anni a 145 milioni di dollari, mentre le altre franchigie “solo” un quadriennale da 107 milioni di dollari. Masai Ujiri è già in missione per tenerlo ancora per un po a Toronto…

 

 

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