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Olimpiadi, basket femminile: Spagna e Serbia ai quarti di finale

di Paola Giuntini

La seconda giornata del torneo femminile si apre con le vittorie di Spagna e Serbia nel gruppo A.

Un’altra vittoria al cardiopalma per la Spagna. Rimandato, invece, l’appuntamento con la storia per Porto Rico, che risale dal -15 con un’altra rimonta pazzesca, ma vede sfumare la vittoria nei secondi finali a causa di un fischio piuttosto dubbio. Laura Gil dalla lunetta non trema e finisce 62-63 per la Spagna.

Nell’altro match di giornata, la Serbia supera agilmente la Cina per 59-81, grazie a un gran secondo tempo propiziato da ottime percentuali al tiro (63% da tre). Male invece la Cina, che fatica a trovare la via del canestro nell’ultima metà di gara.

PORTO RICO – SPAGNA 62-63

(9-18), (16-21), (19-5), (18-19)

La Spagna, ancora priva di Conde e con Torrens a mezzo servizio, cerca la seconda vittoria nel gruppo A. Porto Rico, dopo aver sfiorato l’impresa con la Serbia, è ancora a caccia della sua prima vittoria alle Olimpiadi.

L’avvio è equilibrato, ma poi 7 in fila di Rodriguez producono il primo strappo per la Spagna (4-11). Per il Porto Rico, continua il momento difficile di Arella Guirantes, vista quest’anno in Italia con la maglia di Schio. Alla prima sirena, la Spagna è avanti di 9 grazie al solito duo Rodriguez-Gustafson (9-18).

Il secondo quarto si apre con un parziale di 6-0 in favore della Spagna, che tocca il massimo vantaggio. Porto Rico fatica a trovare soluzioni offensive, ma poi ci pensa Melendez a trascinare le sue (7 punti nel secondo quarto). Porto Rico sembra trovare più fluidità in attacco ma Araujo le ricaccia indietro con due triple importanti. Spagna in controllo con un comodo +14 all’intervallo (25-39).

Nella ripresa, Porto Rico parte subito con aggressività, dimostrando che non sono arrivate alle Olimpiadi per caso. Si accende finalmente Guirantes, che ne mette 9 di fila per il -8 (34-42). C’è il time out Spagna, ma ora l’inerzia è tutta in favore di Porto Rico, che trova coraggio con la tripla di Rosado per il -6 (38-44). Pagan, Guirantes e Hollingshed completano la rimonta, e il terzo quarto si chiude in perfetta parità sul 44-44.

In avvio dell’ultimo quarto, Porto Rico ci crede davvero, e con la tripla di Hollingshed trova il primo vantaggio della partita (47-46). Rosado carica ancora le sue, prima con un tiro impossibile, poi con la tripla. Pagan, pescata benissimo da Guirantes in transizione, infila il +4 per le portoricane. Si scuote la Spagna, che torna in vantaggio con le iniziative di Rodriguez e Ortiz. Spagna avanti di un punto a 01:16 dalla fine (60-61). Hollingshed in fadeaway segna un canestro monumentale, lasciando appena 9 secondi sul cronomentro (62-61). La Spagna cerca il tiro con Rodriguez, ma Porto Rico difende bene. Si avventa sul rimbalzo Laura Gil, che ottiene un viaggio in lunetta. Incredule le portoricane per un fischio che appare quantomeno dubbio. Gil, fin lì a secco, segna entrambi i liberi e regala alla Spagna il passaggio ai quarti con un turno di anticipo.  

CINA – SERBIA 59-81

(17-23), (22-22), (11-17), (9-19)

La Serbia cerca conferme dopo aver superato, seppur a fatica, il Porto Rico. La Cina cerca una reazione, dopo essersi fatta sfuggire con la Spagna una partita che aveva in pieno controllo.

I primi minuti sono condizionati da numerosi errori al tiro da entrambe le parti. Battagliano sotto le Yueru Li e Tina Krajisnik. A Siyu Wang da tre risponde Nogic, ed è perfetto equilibrio (9-9) dopo 5 minuti. Prova un mini allungo la Serbia sull’11-16, ma le triple di Sijing Huang e Xu Han riportano la Cina a -2 (17-19). Katanic a fil di sirena regala alla Serbia il +6 (17-23).

Nel secondo quarto prova a riavvicinarsi la Cina, andando ripetutamente in lunetta con Xu Han, ma la Serbia resta sempre a 4 lunghezze di vantaggio, fino al 27 pari siglato da Yueru Li. La Cina sembra aver trovato fluidità e ancora con Yueru Li trova il vantaggio sul 30-27. Immediata la risposta serba, che con il tiro da tre punti buca la difesa cinese e va al riposo sul + 6 (39-45).

Nella ripresa, partenza sprint per la Serbia firmata Tina Krajisnik, che trova subito il +10. La Cina si affida eccessivamente al tiro dalla lunga distanza, senza trovare fortuna, al contrario della Serbia che continua a tirare con ottime percentuali per il +12 che chiude il terzo quarto (50-62).

Nell’ultimo quarto, la Serbia cala definitivamente la saracinesca difensiva, concedendo appena 9 punti alle avversarie, e continuando a trovare buone soluzioni da tre. Finisce 59-81, in quella che è la vittoria con il maggior scarto di sempre per la Serbia alle Olimpiadi, centrando così la qualificazione ai quarti. Si complica, invece, e non di poco, il cammino della Cina.

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