Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsBoston Celtics Candace Parker: “La trade Smart-Porzingis? Servono scelte impopolari per il titolo”

Candace Parker: “La trade Smart-Porzingis? Servono scelte impopolari per il titolo”

di Paola Giuntini

 

Candace Parker non ha certo bisogno di presentazioni.

Prima scelta al draft del 2008, prima giocatrice a vincere il premio Rookie of The Year e il titolo di MVP nella stessa stagione (2008), due volte MVP (2008, 2013), due titoli WNBA (uno con le Los Angeles Sparks nel 2016 e uno con le Chicago Sky nel 2021), MVP delle Finals nel 2016, oltre a due ori olimpici con Team USA (Pechino 2008 e Londra 2012).

Un palmares infinito per la stella delle Las Vegas Aces, che ormai da qualche anno si è ritagliata un ruolo importante anche come analista TV.

In una lunga intervista pubblicata su FanNation, Parker si esprime su una varietà di temi, tra cui i recenti movimenti di mercato dei Celtics, gli insegnamenti di Pat Summit, la stagione di A’ja Wilson e delle sue Aces, e la sua nuova partnership con Gatorade e Dick’s Sporting Goods.

Analizzando un tema caldo come la trade Smart-Porzingis, Parker riconosce che “per vincere un titolo, a volte bisogna prendere decisioni impopolari”, riferendosi alla decisione di Boston di stravolgere il roster. Secondo Parker, l’arrivo di Porzingis darà nuova profondità all’attacco dei Celtics, oltre che equilibrare l’apporto del duo Brown-Tatum. A tal proposito, Parker non ha dubbi nel vedere Jayson Tatum come papabile MVP della prossima stagione, anche se molto dipenderà dalla capacità di evolvere insieme ai compagni nel nuovo sistema.

Analogamente, parlando di WNBA, Parker non ha esitazioni su chi vincerà il premio individuale: “C’è un sempre un dibattito su cosa voglia dire MVP. È il miglior giocatore? O il miglior giocatore della miglior squadra? Per me, lei (A’ja Wilson, ndr) figura in entrambe le caselle, sia perché fa parte di una squadra che ha avuto una stagione da record in termini di vittorie, sia per il peso difensivo e offensivo che porta sulle spalle”.

Le Aces, che non possono contare su Parker, ancora fuori per infortunio, hanno chiuso la stagione regolare con un record di 34-6 e ambiscono al secondo anello di fila. Dovranno però vedersela con le ambizioni delle New York Liberty e delle Connecticut Sun, anch’esse reduci da un’ottima stagione. La differenza, per Parker, starà nella possibilità di riposare tra un turno e l’altro, ammesso di chiudere subito il discorso Sky senza ricorrere a gara 3, e nella capacità di chiudersi difensivamente e giocare in transizione.

Un altro tema a cui Parker tiene molto è quello delle pari opportunità sportive per i giovani, e per le ragazze in particolare. Nel ricordare gli insegnamenti dell’indimenticata Pat Summitt, sua coach ai tempi del college, Parker sostiene di aver appreso da lei il modo di relazionarsi con le persone e di influenzare la vita dei giovani atleti: “A nessuno importa quanto sai, finché non sanno quanto ci tieni a loro”.

Anche per questo la campionessa delle Aces ha recentemente firmato un accordo con Gatorade e Dick’s Sporting Goods per dare vita al Sports Matter Program, un programma destinato alla promozione dello sport giovanile, che include una donazione di 100.000 $ da parte di Gatorade e la possibilità per una squadra di basket femminile di liceo di assistere alle WNBA Finals.

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