Per quasi 38 minuti di partita, Caitlin Clark non ha fatto altro che sbagliare. E di certo non era questo ciò che il pubblico da record, accorso al palazzetto, voleva vedere.
Durante la maggior parte del primo tempo, Clark ha sofferto in maniera spropositata la difesa delle Los Angeles Sparks, incapace trovare anche solo un minimo di ritmo.
In un match tra la prima e la seconda scelta assoluta al WNBA Draft 2024, ovvero la Clark e Cameron Brink, il prodotto di Iowa State aveva bisogno di una bella dose di fiducia.
Clark aveva segnato solo 5 punti, e ha iniziato a guardarsi intorno con frustrazione, mentre i tutti e 7 i suoi tentativi di tiro da 3 punti si sono trasformati in mattonate vere e proprie.
Continuava a tirare e continuava a sbagliare, riuscendo a farsi sentire solo sul lato difensivo del campo (ma neanche troppo), con: 10 rimbalzi, 8 assist e 4 palle rubate.
Ma, nel secondo tempo, ha iniziato a capire come doveva muoversi.
Ed è stato così che, a 2.24 minuti dalla fine della partita (e con le Sparks in vantaggio di 3 punti), Clark si è spinta molto oltre la linea dei 3 punti e finalmente ha trovato il fondo della retina.
Dopo un’intera partita di inusuali tiri orripilanti, il primo tiro messo a segno dalla Clark le ha provocato un’espressione familiare sul volto: un sorriso colpevole.
Non aveva ancora finito.
Con meno di un minuto rimasto da giocare, Clark tirato su di nuovo e boom! La prima scelta assoluta dell’ultimo Draft si è girata verso il pubblico con quel sorriso, condito questa volta con un’alzata di spalle alla Michael Jordan.
Il tiro ha permesso alle Fever di portarsi sul 78-73 di vantaggio, e ha regalato a tutto il team la sua prima vittoria stagionale, in cui Caitlin Clark ha segnato 11 punti.
La partita di venerdì è stata probabilmente la sua peggior partita da professionista ma, non avendo potuto contribuire con il punteggio, Clark ha compensato in ogni altro aspetto del suo gioco.
Se ha trovato il modo di far sentire la sua presenza in quella che era una serata no, sono state le sue compagne di squadra a farsi carico del peso sul fronte punteggio.
Aliyah Boston tirato con il 57% dal campo e concluso con 17 punti, Kelsey Mitchell con 18, e Temi Fagbenle ne ha aggiunti 17 partendo dalla panchina. La difesa di Caitlin Clark, insieme al resto degli sforzi delle Fever, hanno infatti permesso di regalare (e regalarsi) finalmente una gioia.