Dearica Hamby giocava con le Las Vegas Aces dal 2015, quando la franchigia veniva ancora indicata con il nome “San Antonio Stars”.
A giugno aveva accettato un’estensione contrattuale, subendo però un rallentamento a causa di un infortunio, verificatosi durante i playoffs, poco prima che Las Vegas vincesse il suo primo titolo WNBA.
Dopo la vittoria delle Aces, la Hamby ha annunciato di essere in attesa del suo secondo figlio, ma di voler comunque giocare la stagione WNBA 2023.
A gennaio, dopo essere stata scambiata ed essere andata dalle Los Angeles Sparks, ha confessato che le sarebbe stato detto che “non stava prendendo sul serio gli allenamenti”, e che il personale delle Aces non la vedeva pronta per tornare in campo.
La giocatrice ha parlato di un attacco al suo carattere e alla sua etica lavorativa, ed ha affermato di essere stata scambiata proprio perché le Aces avevano agito in modo poco etico nei suoi confronti.
La capo allenatrice di Las Vegas, coach Becky Hammon, ha detto che le Aces hanno scambiato la Hamby semplicemente perché volevano aggiungere altre giocatrici a roster, e avevano bisogno di spazio nel tetto salariale.
Dopo lo scambio, le Aces hanno preso Candace Parker, Alysha Clark e Cayla George, centro che ha giocato nella WNBA per l’ultima volta nel 2018, ma che ha avuto molto successo nel campionato professionistico del suo Paese (la WNBL, il campionato australiano), vincendo ben 4 titoli.
La WNBA ha fatto sapere a coach Hammon che, a causa di queste accuse, sarebbe stata sospesa per 2 partite, e che una prima scelta per il Draft WNBA 2025 sarebbe stata tolta alla franchigia.
La lega ha dichiarato di aver penalizzato coach Hammon e le Aces per aver “violato le politiche della Lega e riguardo al rispetto del posto di lavoro”, e che la violazione dell’allenatrice comprendesse “domande inappropriate a Dearica, riguardo la sua gravidanza”.
Secondo quanto dichiarato da ESPN, la WNBA ha dichiarato che i due ex procuratori (uno dell’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York, e uno dell’Ufficio del Procuratore Distrettuale di Manhattan) incaricati di indagare riguardo le accuse, hanno voluto parlare con tutti coloro che ritenevano potessero avere informazioni rilevanti, comprese le persone suggerite dalla Women’s National Basketball Players Association.
Eppure, la Lega ha dichiarato che l’indagine non è stata in grado di corroborare nessuna di queste accuse.
Coach Hammon, ha difeso con forza sé stessa e l’organizzazione, sostenendo che lo scambio è stata “una normalissima decisione di mercato”, presa in base alle esigenze delle Aces.
“La gravidanza di Dearica non è mai stata un problema, e non è mai stata il motivo per cui abbiamo preso questa decisione” ha dichiarato. “Abbiamo preso questa decisione perché potevamo prendere 3 giocatrici con un solo contratto, e volevamo avere altre 3 persone a roster. Penso che sia evidente. Si trattava di affari, solo di questo. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Dearica”.
L’allenatrice ha infatti messo in conto che potrebbero essere stati presi in considerazione dei messaggi falsi per le accuse.
“Non ho mai mandato un solo messaggio negativo a Dearica” dice la Hammon. “Non mando messaggi ai miei giocatori. Ci parlo direttamente. Penso che questa cosa sia stata completamente inventata da qualcuno di esterno, che non sa cosa diavolo stia succedendo”.
Hammon ha detto di capire che la Hamby è arrabbiata, e si sente in colpa per questo. Ma le accuse contro di lei e le Aces, non sono vere.
“Non sto invalidando i sentimenti di Dearica” ha detto. “Mi dispiace che sia stata ferita. Il mio lavoro consiste in conversazioni difficili. Il mio compito è quello di migliorare le Aces ogni anno. Questo scambio doveva avvenire perché le Las Vegas Aces migliorassero. Per quanto potessi dirle che non pensavo andasse, lei l’ha presa diversamente. E mi sento in colpa. Perché è da me infliggere dolore o stress a qualcuno”.
Martedì, anche le Aces hanno rilasciato una dichiarazione, sostenendo coach Hammon e dicendo di essere “profondamente deluse” dall’esito dell’indagine della WNBA.
“Ci impegniamo a sostenere tutte le nostre giocatrici, nella misura massima consentita dalla WNBA” possiamo leggere nel comunicato. “Le nostre azioni sono sempre state coerenti, e cercano di rispettare i più alti standard professionali. Il benessere delle nostre giocatrici e delle loro famiglie è e sarà sempre fondamentale per noi. Le decisioni della WNBA riguardo Becky Hammon non sono coerenti con ciò che conosciamo di lei. Becky è premurosa, crea stretti rapporti personali con le sue giocatrici. Noi sosteniamo coach Hammon mentre continua a guidare le Las Vegas Aces”.