Una partita, quella tra Virtus Bologna ed Aquila Trento, dalla quale ci si aspettava molto poco in termini di spettacolarità. I primi sono la squadra più forte e questa partita avevano assoluta necessità di vincerla per arrivare al primo posto mentre i secondi, che già al completo sarebbero stati largamente inferiori in termini di organico, oggi hanno potuto ruotare solo 8 uomini (prima del garbage time) e, già sicuri del settimo posto in classifica, non si giocavano nulla. Ciò che è stato tirato fuori da questi presupposti: un quasi cinquantello che ha assicurato il primato in classifica alle vu nere, che alla luce di ciò entreranno ai playoff con ancora più pretese di vittoria finale.
Virtus Bologna-Aquila Trento 108-61: l’analisi della partita
La partita non è mai stata in discussione e questo dominio totale della Virtus Bologna si può riscontrare in qualsiasi voce statistica: dalle percentuali sia da due(73 contro 48 percento) che da tre punti (50 contro 17, forse il principale motivo del blowout odierno) agli assist (30 a 13), passando per i rimbalzi (39 contro 27), le stoppate (4 a 3) e le palle perse (11 contro 12). Le ragioni di questo annientamento sono già state accennate nell’introduzione: gli emiliani avevano assoluta necessità di vincere e hanno giocato questa partita con estrema concentrazione fin dalla palla a due, mentre invece Trento non aveva più nulla da chiedere a questa stagione regolare e non ha provato a lottare neanche per un minuto.
Proprio su questo ultimo punto è necessario un approfondimento: appurata l’inutilità e la conseguente poca voglia di prendere parte ad un incontro peraltro fuori casa, oltre all’evidente emergenza a livello numerico alla quale si è andato a sommare il quarto fallo di Forray a metà secondo quarto; la flemma con la quale la squadra di coach Paolo Galbiati è scesa in campo rimane inaccettabile: per i cestisti scendere in campo rappresenta un lavoro e vengono pagati per giocare a a basket e di conseguenza non possono dimostrare una tale svogliatezza sul parquet.
Detto ciò, bisogna elogiare la prestazione virtussina: gli uomini di Luca Banchi questa partita non dovevano assolutamente perderla e hanno tirato fuori gli attributi non lasciandosi distrarre da una possibile paura di perdere. Emblema di ciò, Jordan Mickey, Toko Shengelia e Marco Belinelli. Per il lungo ex Miami Heat 14 punti con 4/4 dalla lunga distanza, per il georgiano invece solidissima prestazione da 15 punti, che non gli è valsa però il titolo di miglior realizzatore di serata perché il “ragazzino” da San Giovanni in Persiceto ne ha messi 20. Parlando di singoli il meno peggio degli ospiti è stato Paul Biligha, che nonostante i modesti 6 punti e 5 rimbalzi è stato l’unico che ha dato la parvenza di voler scendere in campo.
Il tabellino statistico del match
Parziali progressivi: 30-15; 64-28; 85-41; 108-61
Parziali singoli quarti: 30-15; 34-13; 21-13; 23-20
Virtus Bologna: Belinelli 20, Shengelia 15, Mickey 14+7r, Lundberg 11, Abass 9, Cordinier 8, Hackett 8, Mascolo 8, Dobric 7, Zizic 6, Polonara 2+7r, Pajola. Coach: Banchi.
Aquila Trento: Alviti 14, Ellis 12, Cooke 11+7r, Baldwin 9, Biligha 6, Moonet 5, Conti 2, Forray 2, Diarra, Placinschi. Coach: Galbiati.