Coach Meo Sacchetti, nel post gara, ha commentato la sconfitta di Pesaro a Varese. Uno stop molto pesante, non solo in termini di energia e gioco, ma soprattutto in termini di classifica. Già, perché il rocambolesco successo di Treviso in quel di Trento fa scivolare la formazione marchigiana al penultimo posto in classifica, con lo spettro retrocessione che si fa sempre più grande negli specchietti. Una Pesaro che crolla dopo l’espulsione di Markis McDuffie per doppio fallo tecnico.
Sacchetti sull’espulsione di McDuffie: “Non c’è altro da dire”
Questo il commento di Romeo Sacchetti nella conferenza stampa post gara di Varese: “Varese si sa a che ritmo gioca, noi molli, ci hanno creato questo break, siamo stati bravi a riprenderli ma non siamo mai riusciti alla fine a farli pensare un pochettino. Gli 8 punti di Woldetensae ci hanno un po’ fermato”.
Sacchetti che torna anche sull’episodio che ha cambiato la partita, l’espulsione di Markis McDuffie: “Non c’è altro da dire. Non puoi prendere due falli tecnici per la stessa cosa. Allora vuol dire non capirlo. Non riesco a entrargli nella testa. Uno può sbagliare una volta, ma non quando sa di essere un giocatore importante. Ha fatto uno sbaglio e l’ha pagato la squadra. Forse non sarà stato l’episodio decisivo, ma è stato sicuramente un momento importante.”.
Non conviene con Sacchetti la chiusura de Il Resto del Carlino nell’edizione odierna. Il quotidiano, infatti, pone questa analisi: “Se è vero che la vendetta è un piatto che va servito freddo, diciamo che la sparata fatta contro gli arbitri da Ario Costa nel corso della settimana, è stata servita con un tocco di arsenico a Varese, dove a 7 minuti dalla fine, gli arbitri mandano negli spogliatoi McDuffie, il migliore della Carpegna Prosciutto. A quel punto la macchina offensiva di Sacchetti si blocca e dalla sostanziale parità ed equilibrio in campo si apre una vera e propria slavina”.
Certo, le dichiarazioni di Ario Costa sono state pesanti nei confronti del sistema arbitrale italiano, ma pare difficile poter pensare che questa espulsione per doppio fallo tecnico possa essere considerata una vendetta. Anche perché se così fosse, questa vicenda sgradevole prenderebbe una piega ancor più pesante.
