Gli Orlando Magic lo scorso anno hanno conquistato l’ottavo posto della Eastern Conference, e ai playoffs non hanno sfigurato contro i superfavoriti Milwaukee Bucks, nonostante la sconfitta in 5 gare. Nella stagione ormai alle porte proveranno a riacciuffare il piazzamento della scorsa, confidando sulla crescita dei loro giovani di prospetto. Il percorso di risalita della china da parte del team della Florida prosegue, come andremo ad analizzare nella preview 2020/2021.
I movimenti nella off-season
Il roster è rimasto pressoché identico rispetto allo scorso anno. Gli unici colpi di mercato sono arrivati dal draft, dove hanno selezionato alla quindicesima scelta Cole Anthony, che al college ha dimostrato di essere un playmaker atletico e dinamico, che probabilmente andrà a sopperire la perdita di DJ Augustin, che ha firmato qualche settimana fa per i Bucks. L’altra novità il venticinquenne ex Hornets Dwyane Bacon, ala piccola esplosiva dalle buone potenzialità. Per il momento è rimasto Aaron Gordon, protagonista in piena free agency di alcune voci di mercato che lo volevano come partente via trade.
Magic preview 2020/2021: il gioco
I Magic hanno dimostrato di avere un ottimo gioco offensivo corale e di poter contare su una difesa solida e ben organizzata, che in regular season è stata la quinta migliore di tutta la lega (107.1 punti concessi per partita).
Anche se peserà l’assenza di Jonathan Isaac che salterà per infortunio tutta la stagione, le lunghe leve di Mo Bamba e l’atletismo di Aaron Gordon e Markelle Fultz costituiranno i principali perni difensivi, garantendo una robustezza in area e una dinamicità sul perimetro. Bamba ha chiuso con una ottima media di stoppate per partita nel 2019/2020, di 1.5. ed ha potenziale per dominare nella propria metà campo.
Mo Bamba, stoppatore d’élìte
Nella metà campo offensiva i Magic hanno avuto invece maggiori problemi. In regular season hanno chiuso al ventiquattresimo posto per punti realizzati di media (107.3 soltanto). Ciò è probabilmente dovuto ad una mancanza di sufficiente qualità e talento individuale, perchè anche in attacco Orlando ha sempre dimostrato di essere una squadra funzionale ed efficiente. Nella passata stagione sono stati ben 7 i giocatori a chiudere in doppia cifra di punti di media per partita. Il leader del team però è indiscutibilmente Nikola Vucevic, autore di una splendida serie contro i Bucks chiusa a 29 punti per partita. Attorno a lui, ci sono numerosi giocatori di contorno con la volontà abitudinale di incidere: anche Markelle Fultz, Aaron Gordon, Evan Fournier e l’esplosivo Terrence Ross hanno infatti chiuso la stagione in doppia cifra di punti per partita. Per cercare di aprire varchi nelle difese avversarie, i Magic potrebbero ricorrere ai pick and roll, situazioni dove il rollante di turno nella passata stagione ha messo a segno 8 punti a gara.
Verosimilmente sarà riproposto il quintetto iniziale dello scorso anno, ad eccezione ovviamente di Isaac, che probabilmente sarà rimpiazzato da Gary Clarke: Fultz e Fournier guardie, Vucevic centro, e Gordon e appunto Clarke come ali. Dalla panchina oltre a Ross e Bamba, sarà importante l’impatto del rookie Cole Anthony e di Micheal Carter Williams.
Il roster sembra abbastanza completo: numerosi tiratori (Ross, Fournier, lo stesso Vucevic e Bamba), giocatori atletici (Gordon, Fultz, Bamba) e tutti ottimi difensori. Un limite invece è l’assenza di grandi passatori in grado di innescare i tiratori o i tagli delle ali mobili. Questo compito spetterà probabilmente a Fournier, sicuramente non uno dei migliori in quel fondamentale. Un punto da migliorare sarà invece la percentuale di canestri dal campo (lo scorso anno soltanto 44%, terzultima della lega).
Aaron Gordon non è uno schiacciatore qualunque
Un potenziale fattore: la crescita dei giovani e di Markelle Fultz
Gli Orlando Magic sono una squadra giovane. Molto della loro stagione dipenderà dalla crescita dei loro talentini, pronti ad esplodere. Più che da Gordon ed Anthony, coach Steve Clifford si aspetterà molto da Bamba e Fultz.
Il primo, oltre le ottime qualità difensive, ha dimostrato di poter offrire il suo contributo anche in attacco, mostrando un tiro abbastanza affidabile e una grande esplosività. La prima scelta assoluta del Draft 2017 invece, dopo due primi anni travagliati da infortuni e problemi al tiro, ha mostrato parte della sue qualità finalmente lo scorso anno. Il playmaker di Upper Marlboro ha chiuso la passata stagione a 12 punti e 5 assist di media, iniziando anche a prendere confidenza con il tiro dall’arco. Se la sua crescita dovesse risultare esponenziale, i Magic potranno migliorare ulteriormente perchè le potenzialità di Fultz in entrambi i lati del campo sono fuori discussione.
Magic preview 2020/2021: le aspettative
I Magic l’anno scorso hanno stupito. Puntano a bissare il piazzamento ai playoffs del 2019/2020, anche se l’organico complessivo forse è inferiore a vari rivali della Eastern Conference. Quello che manca è probabilmente il classico All-Star in grado di far fare un salto di qualità al roster, ma chissà se questi lo potranno ritrovare in uno dei giovani, pronti ad esplodere definitivamente.
Comunque, la priorità assoluta per la dirigenza non è disputare la postseason a tutti i costi, tuttavia lo è la crescita dei talenti. Il progetto dei Magic è indubbiamente a lungo termine