Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsDetroit Pistons I Pistons attesi all’esame di maturità: quanto talento a disposizione di coach Van Gundy!

I Pistons attesi all’esame di maturità: quanto talento a disposizione di coach Van Gundy!

di Luca Mazzella

A Detroit è tempo di domande, dopo un’estate di mosse mirate e, si spera, efficaci per riportare ai fasti una franchigia che da anni non riesce più ad essere protagonista. Il primo, grosso, interrogativo, è naturalmente su Andre Drummond, e sulle sue capacità di prendere per mano un roster giovane e assortito che vede in lui la punta di diamante. Accanto a lui Reggie Jackson, che di certo non produrrà i 20 punti, 11 rimbalzi di media e 40-50% da dentro il pitturato e dall’arco delle ultime 16 gare della passata stagione, ma rappresenta comunque un giocatore eclettico e di talento su cui Van Gundy punta moltissimo.
Grossa attesa anche su Ersan Ilyasova, da cui ci si attendono rimbalzi e sopratutto capacità di allargare il campo per lasciare il pitturato al centro nazionale americano. Il turco ex Bucks è atteso alla prova di maturità: se superata, Van Gundy avrà un efficiente giocatore su cui contare, che ha fatto vedere, seppur a sprazzi, lampi di talento come pochi altri europei in questa Lega. Dalla panchina i Pistons pungeranno sull’esperienza di Jodie Meeks e Anthony Tolliver. E se Brandon Jennings dovesse rientrare al meglio, questo trio di esterni potrebbe creare non pochi problemi alle rotazioni difensive dei malcapitati avversari. Sempre dalla panchina, toccherà ad Aron Baynes dare minuti di riposo a Drummond e sopratutto far ricredere i tanti che, dopo la firma del ricco contratto, vedono in lui un possibile flop.
pistons, jennings, drummond, monroe, caldwelll-popeInsomma, un roster finalmente profondo che lascia ben sperare per la stagione ormai alle porte. Ma il vero salto di qualità lo si attende da 3 giocatori considerati di cruciale importanza: Kentavious Caldwell-Pope, Marcus Morris and Stanley Johnson. Toccherà a loro far passare i Pistons da possibile sorpresa a squadra solida e da Playoffs. Da KCP basterebbe avere la produzione offensiva casalinga delle sue prime due, interessanti, stagioni (15.5 punti contro i 9.5 in trasferta), mentre se Johnson dimostrerà di essere già pronto come mostrato in Summer League, ne vedremo delle belle.
Morris è molti visto come un giovane “veterano”, per cui è lecito attendersi una stagione tutta sostanza senza grossi numeri ma fatta di responsabilità e personalità. Con la sua stazza fisica e versatilità il giocatore si presta benissimo all’idea di Van Gundy di farlo giocare come small forward, visto anche il numero di “big man” in quella posizione (Melo, LBJ, Butler, Carroll). Al coach inoltre non dispiacerebbe far giocare, in un ipotetico quintetto piccolo con 4 esterni, Morris in posizione di ala grande, per aprire il pitturato e dare imprevedibilità ad un attacco che lo scorso anno era troppo basato sulle scorribande individuali degli esterni.

Detroit Pistons Introduce Stan Van GundyVan Gundy crede molto anche in Meeks, a patto che il giocatore sia sano (22 gare di stop nella scorsa annata) e “caldo” come poi dimostrato quando sceso in campo: a queste condizioni non sarà un problema far parte stabilmente delle rotazioni.
Insomma, con un gruppo così eterogeneo e tecnicamente valido, riuscirà Van Gundy a trovare la quadratura del cerchio e rendere i Pistons quella mina vagante che lo scorso anno, solo per 2 settimane, hanno dimostrato di poter potenzialmente essere?
Per NbaPassion
Luca Mazzella

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