Che Kevin Durant volesse a tutti i costi l’anello lo avevamo capito quando in estate aveva accettato l’offerta dei Golden State Warriors: KD, uno dei migliori attaccanti delle lega in un team praticamente perfetto. Il risultato? 1 sola sconfitta per la squadra della Baia da marzo con 14 vittorie consecutive (record all time) nei playoffs NBA.
33 punti in gara 2, con 13 rimbalzi, 6 assist, ottime soluzioni difensive, raddoppio e stoppata su Kyrie Irving, tanta abnegazione, visione di gioco e decisivo quando conta. Kevin Durant si è calato perfettamente nel sistema Warriors, e le due vittorie nelle finals NBA lo attestano. Se aggiungiamo a questo Steph Curry, ma anche i 22 punti di Klay Thompson il gioco è fatto. Il Re è stato nuovamente sconfitto dai Warriors che ritrovano in panchina anche Steve Kerr.
I Cavs ci provano, la panchina ci prova a dare segnali, ma è troppo poco: nel terzo quarto i Warriors sfruttano l’onda emotiva e distruggono i Cavaliers portandosi oltre quota 100 punti. Cleveland si affida al Re, ma non c’è verso difensivamente si arginare i tiratori di Golden State.

Kevin Durant.
Si torna ora in Ohio, in casa LeBron James, i Cavaliers dovranno vincere a tutti i costi gara 3 e difendere il fattore campo per riaprire una serie di Finals che sembra già ampiamente chiuso…