I Brookyn Nets hanno imposto a Kyrie Irving una lista di condizioni da soddisfare e passi da compiere prima dell’eventuale reintegro in squadra, dopo la sospensione senza stipendio comminatagli nei giorni scorsi.
Un percorso di recupero personale e d’immagine per Irving, che la scorsa settimana aveva promosso sui suoi canali social un libro e film dai contenuti antisemiti, pseudo-storici e su teorie della cospirazione, e che nei giorni seguenti si era rifiutato di spiegare le sue azione e scusarsi con la comunità ebraica e con la squadra.
Scuse tardive che erano arrivate con un post su Instagram solo dopo la decisione dei Nets di sospenderlo. E scuse che la squadra non ha giudicato minimamente sufficienti per il perdono e il reintegro. Nel frattempo Kyrie Irving è stato scaricato da Nike e si moltiplicano le prese di posizione tra i suoi colleghi contro il suo comportamento.
Le condizioni dettate dai Brooklyn Nets per riaccogliere Kyrie Irving in squadra sarebbero ben 6:
- scuse pubbliche e condanna dei contenuti del libro e film
- una donazione di 500mila dollari a cause meritorie contro l’odio sociale, razziale religioso
- un percorso di sensibilizzazione
- un corso sull’antisemitismo
- un incontro con i leader della comunità ebraica locale di Brooklyn, e con la Anti Defamation League
- un incontro con il proprietario dei Nets Joe Stai, che servirà ad attestare i progressi e la buona fede del giocatore
Il general manager della squadra Sean Marks ha negato nella giornata di venerdì che i Nets taglieranno Irving, e ha definito il post Instagram di scuse “un primo passo nella direzione giusta“, ovviamente non sufficiente.
I Brooklyn Nets hanno nel frattempo vinto entrambe le partite giocate senza Kyrie Irving, contro gli Washington Wizards e contro gli Charlotte Hornets. Nella vittoria contro gli Hornets, coach Jacque Vaughn ha dato spazio a Cam Thomas che dalla panchina ha segnato 21 punti.