Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Caso Irving, CJ McCollum: “Imparare ed evitare che si riproponga in futuro”

Caso Irving, CJ McCollum: “Imparare ed evitare che si riproponga in futuro”

di Gabriele Melina
CJ McCollum

CJ McCollum, guardia dei New Orleans Pelicans nonché presidente della NBPA, l’associazione giocatori, si è espresso pubblicamente e per la prima volta in merito alla questione Kyrie Irving, sospeso per cinque partite dai Brooklyn Nets dopo aver pubblicato sui social un video dai contenuti antisemiti. Indipendentemente da quali fossero le vere intenzioni di Irving, il quale, dopo essersi giustificato, si è scusato (su “suggerimento” della squadra) anche lui sui social, l’azione commessa da Irving è una delle tante ingiustificabili e prive di senso della point-guard dei Nets da qui agli ultimi due anni.

Più che mai in questi giorni, i Nets hanno preso fermamente le distanze dai contenuti pubblicati da Irving e dal giocatore stesso, il che è poi risultato nella sospensione dell’ex Boston Celtics ed in una lista di misure a cui il giocatore deve attenersi, e di compiti che deve svolgere, per poter essere reintegrato in squadra. Fino a questo momento, il mondo NBA aveva osservato abbastanza silenziosamente l’evolversi naturale della questione Irving, tuttavia, oggi CJ McCollum ha posto fine a questo silenzio con la prima dichiarazione a suo nome e della NBPA.

E’ scontato dire che la NBPA, me compreso, e Kyrie Irving stesso, condannano qualsiasi forma di antisemitismo. Personalmente, credo nello specifico nell’inclusione, nella diversità, ed in una lega più equa e pari sotto tutti i punti di vista”, esordisce così l’ex guardia dei Portland Trail Blazers. “Irving si è scusato pubblicamente ed ha ammesso le sue colpe. Prima di pubblicare quel video, non credo avesse ben chiaro quali fossero i suoi contenuti e l’effetto che questi potevano avere sulla popolazione ebraica e sul pubblico in generale. L’importante è che questa situazione si trasformi, per noi, in un’occasione di apprendimento. E’ necessario imparare ad utilizzare gli strumenti che ci vengono forniti, in particolare se il proprio messaggio verrà letto e condiviso da migliaia e poi milioni di persone”.

“E’ necessario essere assolutamente sicuri di cosa si sta pubblicando e dei relativi contenuti. E’ necessario essere sensibilizzati ed informati in termini di religione ed etnie per potersi esprimere correttamente e senza recar danno su argomenti di questo genere. Credo sia stata una brutta situazione in cui molte persone sono rimaste offese”.

CJ McCollum e la NBPA hanno preferito rimanere in silenzio in questi giorni per raccogliere più dati ed informazioni possibili sull’accaduto; lo stesso modus operandi è stato applicato anche con il caso Sarver. Nel momento in cui Kyrie Irving ha espresso pubblicamente le sue scuse, e lo stesso hanno fatto i Brooklyn Nets assieme alle altre misure necessarie prese di conseguenza, McCollum ha preso parola sottolineando l’importanza di apprendere da un avvenimento del genere assieme alla necessità di rendere questo accaduto un caso isolato e chiuso.

“Prima di tutto, è di fondamentale importanza ribadire la condanna nei confronti dell’antisemitismo in qualsiasi sua manifestazione. Credo nella giustizia sociale, non solo per la popolazione afroamericana, e la giustizia sociale si occupa di affrontare proprio queste situazioni. La NBPA, assieme ai Brooklyn Nets ed a Kyrie Irving, ritengo si stiano tutti muovendo nella stessa direzione: quella di condannare un tale avvenimento ed evitare che si riproponga in futuro”.

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