L’orologio segna 7 minuti e 35 secondi da giocare nel secondo quarto e nella testa dei fans dei Dallas Mavericks comincia a serpeggiare un pensiero: subire una bruciante sconfitta contro i Philadelphia 76ers. Invece poi l’inerzia della partita comincia lentamente ad essere presa in mano dai padroni di casa, vincendo la partita con un sonoro 129 – 103. La vittoria, come sottolineato da Akshay Mirchandani, di mavsmoneyball.com, è la prima in stagione con un distacco così grande, dopo che i texani venivano da diverse partite, perse e vinte, punto a punto.
In tutto ciò Dirk Nowitzki è diventato il sesto uomo nella lega con 29.000 punti segnati, grazie a un fantastico tiro da dietro l’arco all’inizio del terzo quarto. Il tedesco, però, non ha solo aggiunto un altro record alla sua bacheca. Dopo aver segnato con un 39.5% nelle ultime 10 partite, ha concluso la partita con 18 punti con il 55.6% da tre, 7 rimbalzi e una palla rubata. Non solo il tedesco ha ritrovato la forma: anche Wesley Matthews ha dimostrato lampi delle qualità per le quali la dirigenza texana lo ha voluto fortemente. Dopo la partita contro gli Orlando Magic, in cui aveva segnato appena 5 punti con un penoso 2 su 10, l’ex Portland Trail Blazers ha condotto i Mavericks con una prova da 21 punti, grazie ad un 8 su 12 al tiro. Il fatto interessante è che i primi tiri segnati siano stati tutti presi dal mid range, seppur per le sue caratteristiche, con cui si è fatto notare, la sua posizione ideale sia dietro l’arco. Indipendentemente da ciò, per l’head coach Rick Carlisle, la prestazione vista questa sera non è che la speranza che il giocatore possa nuovamente ritornare a brillare e a condurre i suoi compagni di squadra.
Se da una parte Matthews e Nowitzki hanno brillato per le loro qualità offensive non si può dire lo stesso per quello che riguarda la difesa sui lunghi avversari. Jahlil Okafor spesso è stato circondato dalle maglie texane, ma con la sua fisicità non ha avuto grandi difficoltà a segnare ben 31 punti nei 32 minuti concessigli. È infatti sorprendente quanto i Mavs abbiano grosse difficoltà nel dover marcare i centri avversari dotati di fisicità e di atletismo. La coppia Nowitzki – Pachulia non ha funzionato questa sera, con il tedesco che spesso non riusciva ad esser abbastanza veloce e l’ex georgiano che soffriva terribilmente gli avversari atletici come Okafor. Dalla panchina Dwight Powell subiva troppo il matchup con Okafor/Noel lasciando solo Salah Mejri il compito di fermali con JaVale McGee indisponibile.
Tutto sommato i Mavericks hanno giocato una buona partita, riuscendo a tirare fuori lampi di brillantezza e gioco che si credevano perduti. In ottica playoff questi momenti sono assai importanti, ma va considerato che sono stati ottenuti contro dei non proprio irresistibili 76ers…