Team USA sapeva di poter contare su di lui ancor prima di chiederglielo.
Naturalmente, hanno dovuto prima comunque mandare una richiesta formale. Così, l’invito ufficiale è stato spedito a lui e agli altri 11 giocatori convocati nel mese di aprile.
Ovviamente, lui ha accettato. Nemmeno i vari infortuni (prima a gennaio, poi a maggio), sono riusciti ad impedirglielo. Sono bastate quattro settimane di riposo dopo la fine della stagione NBA, poi due giornate complete di allenamento e infine il ritiro con la squadra.
Tyrese Haliburton era a conoscenza di ciò che prevedesse l’accordo, fin dall’inizio: doveva essere pronto nel caso in cui la squadra avesse bisogno di lui. E ha accettato.
“Come si fa a non volerlo fare?” aveva dichiarato. “Erano convocati i miei modelli di riferimento, coloro che ammiro. Sapevo di voler rappresentare gli USA con loro. E credo che il bello della pallacanestro USA stia proprio nella loro presenza”.
Quando Haliburton ha giocato, la maggior parte del suo apporto non ha previsto il tocco della palla, un tipo di lavoro molto diverso da quello che gli viene richiesto dagli Indiana Pacers.
Impostava schermi, metteva i compagni nelle giuste posizioni e, quando poteva, si liberava per tirare.
E così, quattro mesi dopo essere stato chiamato, è diventato parte integrante degli “Avengers” mettendosi una medaglia d’oro al collo. Tyrese Haliburton è ora un campione olimpico.
E trenta minuti dopo aver ricevuto la medaglia, ha pubblicato un tweet che è stato il più memorabile di tutti i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Haliburton ha pubblicato una foto di lui, sorridente, con la sua medaglia d’oro. E, nella didascalia ha scritto: “Quando non fai nulla nel progetto di gruppo ma prendi comunque una A”.
Ha fatto centro. Lunedì, a distanza di soli due giorni dalla pubblicazione, il tweet ha totalizzato quasi 27 milioni di visualizzazioni, a cui si aggiungono altri milioni di interazioni da parte di coloro che hanno ricondiviso l’immagine.
Geniale. Autoironico. Semplicemente, Tyrese Haliburton.
