La NBA ha respinto il ricorso dei New York Knicks dopo la sconfitta per 105-103 contro gli Houston Rockets dello scorso 12 febbraio, decisa a dire dei Knicks da un errore arbitrale nei secondi finali della gara.
I Rockets avevano vinto grazie a 2 tiri liberi di Aaron Holiday, concessi dopo un fallo su un tiro da tre allo scadere di Jalen Brunson. Holiday aveva raccolto un rimbalzo lungo dopo un errore di Jalen Green e sul tentativo sulla sirena era stato toccato da Brunson in recupero. Un contatto già in diretta apparso lieve, ma che gli arbitri hanno sanzionato anche dopo la visione dell’instant replay.
La NBA ha ammesso nell’esaminare il ricorso Knicks il fischio sbagliato, ma non ha riconosciuto gli estremi per accogliere: “I Knicks non sono riusciti a dimostrare che si sia trattato di una non applicazione o di un’applicazione sbagliata del regolamento, invece di un errore di giudizio dell’arbitro“. Ricorso respinto, il risultato della partita resta e l’arrabbiatura Knicks anche.
Nel caso il ricorso fosse stato ammesso, si sarebbero dovuti rigiocare gli ultimi secondi della partita. E sarebbe stato un problema logistico non da poco visto che Knicks e Rockets non hanno più partite contro in programma in questa stagione. Nella NBA è inoltre molto raro che ricorsi del genere vengano accolti, l’ultima volta è successo nel 2007 per una partita tra Atlanta Hawks e Miami Heat.