Si può parlare di altro esame di maturità fallito per i Brooklyn Nets? I Bulls vincono al Barclays Center per 111-107 Brooklyn continua a faticare contro le avversarie dirette e deve ancora una volta fare i conti con un James Harden inefficace, soprattutto al tiro.
Il Barba chiude con 5 su 21 dal campo per 14 punti e 14 assist ed è l’unico starter dei nets a chiudere – di nuovo – con un plus\minus negativo (-4). I Nets sono in vantaggio anche di 9 lunghezze nel terzo periodo (69-60) ma all’inizio del quarto finale di gioco i Bulls sono avanti per 87-86 con un canestro del rookie Ayo Dosunmu, quindi Zach LaVine batte Harden e segna da tre punti, DeMar DeRozan dal midrange contro Bruce Brown e fa il massimo vantaggio Chicago, sul 92-86.
Negli ultimi 5 minuti di gioco, si mette all’opera Kevin Durant (28 punti con 10 rimbalzi alla fine) che riporta sotto Brooklyn (96-94). Ancora DeRozan replica con 5 punti di fila. Il finale è il più classico dei punto a punto, LaVine segna il +5 (105-100) a 1:19 dal termine, Brown Jr segna con il fallo nell’azione successiva, quindi Durant da tre fa 107-105 Chicago con 40 secondi ancora da giocare. La parola fine alla partita la mette Lonzo Ball, con la seconda tripla di serata a 17 secondi dalla sirena finale.
Un’altra vittoria prestigiosa per i Chicago Bulls, privi di Javonte Green e Coby White (protocollo Covid) e che hanno 31 punti con 8 rimbalzi e 6 assist di Zach LaVine e 29 punti di DeMar DeRozan. I Nets dal canto loro non segnano mai da tre punti (8 su 35), LaMarcus Aldridge chiude con 20 punti e 7 rimbalzi. A fine partita, Durant parla di “sconfitta che pesa“ e James Harden se ne addossa la colpa: “Questa attribuitela a me. Ho avuto tante opportunità al ferro e e non le ho convertite, avrebbero risolto la partita. Io? Mi sentivo bene, ho attaccato e attaccato, ma la palla non entra“.
Ora solo mezza partita separa Brooklyn Nets (16-7) e Chicago Bulls (16-8) al primo e secondo posto nella Eastern Conference, Chicago ha vinto entrambi gli scontri diretti fin qui giocati.