L’attuale corso dei Milwaukee Bucks è assai distante da quanto tendevano a mostrare nella stagione regolare. In particolar modo negli ultimi due anni, nei quali hanno spesso istituito un dominio generalizzato. Ad oggi, la squadra di Mike Budenholzer attraversa un periodo di difficoltà, culminato nella sconfitta casalinga contro i Toronto Raptors. Pur mantenendo il terzo posto nella Eastern Conference, i Milwaukee Bucks non incombevano in una striscia così negativa dalle finali di Conference del 2019. Allora, proprio la franchigia canadese si impose per quattro gare consecutive. Ed ottenne il posto alle NBA Finals, giungendo alla consacrazione di una storica cavalcata verso il titolo. All’interno delle prime 10 squadre della propria Conference, i Milwaukee Bucks hanno ora subito una sconfitta contro ben sei di queste. Non essendo finora confrontatisi con i Philadelphia 76ers e gli Indiana Pacers, la vittoria è arrivata solamente contro i Chicago Bulls.
Per quanto con i Miami Heat ed i Toronto Raptors il record sia di una vittoria ed una sconfitta, va evidenziato un parziale problema contro squadre di contesa per i playoffs. Ancor più se si considerano le sconfitte contro Phoenix Suns, Los Angeles Lakers e Utah Jazz. Queste ultime due sono inoltre le prime pretendenti per il titolo finale. All’interno di una stagione assai turbolenta e con numerosi ostacoli, non solo di natura di gioco, emerge che sono varie le squadre che incontrano momentanei periodi di decrescendo. Il tempo a disposizione per lavorare ad organico completo è limitato. La possibilità di organizzare dei meeting di squadra è ridotta e soggetta a numerosi vincoli. La prima pratica è il campo di gioco ed i 48 minuti. Ma per una squadra con tanti nuovi interpreti come i Milwaukee Bucks, può non risultare immediata e scontata la ricerca di sinergia.
I Bucks non trovano contributi importanti
Con Jrue Holiday assente dal 6 febbraio in osservanza dei protocolli sanitari, Giannis Antetokounmpo sta cercando di ricorrere agli straordinari. Nelle ultime 4 gare, sta viaggiando ad una media di 33.5 punti, 13.3 rimbalzi ed il 59% dal campo. Al suo fianco, non ha visto emergere alcuno dei suoi compagni in maniera tale da permettere di trovare la vittoria. Nella sfida contro i Toronto Raptors, l’unico a raggiungere i 20 punti segnati è stato Pat Connaughton dalla panchina. Solamente nella sconfitta contro i Phoenix Suns, l’intero quintetto iniziale dei Milwaukee Bucks ha raggiunto la doppia cifra. Ma nessuno ha oltrepassato i 20 punti. Questa notte, Giannis Antetokounmpo ha chiuso con il 55% dal campo. Mentre gli altri quattro membri dei primi cinque giocatori hanno combinato per un 14 su 34 al tiro, il 41% di efficacia. Un segnale di parziale insufficienza offensiva.
Eppure, l’attacco non pare un ostacolo per i Milwaukee Bucks. Nella lega, sono terzi per efficienza offensiva. Al contrario, in piena controtendenza rispetto le ultime due stagioni, sono quattordicesimi per dato difensivo. Si registrano 108.9 punti per 100 possessi. Nella passata annata, i Milwaukee Bucks concedevano un incredibile totale di 100.6 punti per lo stesso parametro. Durante il secondo tempo della gara contro i Toronto Raptors, i Milwaukee Bucks non hanno dato l’impressione di competere nella propria metà campo. Pur privi di Kyle Lowry, i giocatori avversari hanno fin troppo speso trovato linee di penetrazione comode e senza aiuto difensivo. Inoltre, come riportato da Eric Woodyard di ESPN, i Milwaukee Bucks hanno un record di 0 vittorie e 9 sconfitte quando entrano in svantaggio nell’ultimo periodo di gioco. In situazioni clutch, solamente i Detroit Pistons hanno una percentuale di vittorie inferiore.
Antetokounmpo: “Non è la fine del mondo”
Al termine della gara, chiusa con il risultato di 113-124 in favore dei Toronto Raptors, il due volte MVP ha parlato ad ESPN dell’attuale momento dei Milwaukee Bucks. “Quando giochi, nulla è facile. Non è il caso di andare nel panico, perché siamo ancora qui. Ovviamente, perdere quattro gare in questo modo non fa piacere, ma non sono i playoffs. Non vincere gare importanti come queste è frustrante, ma dobbiamo continuare a lavorare, guardare filmati e competere. Non sempre va come vorremmo, ma è anche positivo sapere che avremo una seconda chance tra due giorni. L’assenza di uno dei nostri migliori giocatori (Jrue Holiday, ndr) è ovviamente un fattore. Abbiamo bisogno di lui, ma non cerco scuse. Dobbiamo fare meglio.” Come spesso accaduto sinora, la strategia adottata dalla NBA prevede di limitare il numero di viaggi. Perciò, Milwaukee Bucks e Toronto Raptors si affronteranno nuovamente tra 48 ore.
Un format che ha visto l’approvazione di diversi head coach della lega, e permette di aggiustare e mettere in pratica immediatamente ciò che non ha funzionato nella prima sfida. Per Mike Budenholzer, si tratterà principalmente della gestione del vantaggio e della tenuta mentale nei finali di partita. Nonché di cercare maggiore mobilità nel reparto difensivo per rendere complicate le penetrazioni che hanno permesso ai Toronto Raptors di vincere il primo round. I Milwaukee Bucks stanno inoltre progressivamente aumentando il numero di spettatori permessi all’interno dell’arena. Per giovedì saranno 500, fino a raggiungere la quota di 1.800 a partire da domenica.