Non è affatto un segreto che il mercato senza acuti dei Boston Celtics di Danny Ainge abbia deluso più di qualche tifoso. Le aspettative, e le possibilità ad essere sinceri, erano alte soprattutto al netto della pesante trade exception a disposizione.
Alla fine l’unico arrivo degno di nota è stato quello di Evan Fournier, la cui prima uscita con la nuova casacca è stata a dir poco disastrosa. Sono saltati poi quelli che sarebbero potuti essere nomi comunque di rilievo dal mercato dei buyout, come LaMarcus Aldridge, Andre Drummond e non ultimo, per quanto meno attraente, DeMarcus Cousins.
Insomma, nonostante le premesse e gli obiettivi i Celtics sono usciti quasi sconfitti da una volata di mercato che ha visto quasi tutte le dirette concorrenti aggiungere almeno un pezzo funzionale alle proprie rotazioni. Non che Fournier non possa rivelarsi più avanti decisivo per Boston, ma le necessità più impellenti risiedevano probabilmente nel reparto lunghi. Dove piuttosto che aggiungere si è ceduto l’utilissimo Daniel Theis in cambio del giovane Moe Wagner.
Ainge ha gli occhi sul futuro: “Questi Celtics non possono sbagliare”
In un’intervista per Bleacher Report, comunque, Danny Ainge è sembrato concentrato sul futuro dei suoi: “Vincere in questa lega è difficile. Con l’equilibrio che si è creato, se non sei un superteam devi lavorare duro contro chiunque. Quest’anno l’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, e spero il messaggio sia arrivato a tutti.”
“Siamo una squadra che non ha grande margine di errore.” ha aggiunto “Non siamo i Celtics del 2008, del 1986 o del ’66, che anche giocando male potevano vincere qualche partita. Dobbiamo giocare sempre al massimo per vincere, e chiaramente non l’abbiamo fatto fin qui.”
Da oltreoceano arrivano poi voci da dirigenti rivali che raccontano come i Celtics siano davvero vicini a perdere il loro status di grande squadra della Eastern Conference, e come Ainge sarebbe pronto a mosse drastiche nel prossimo mercato.
Si tratta di premesse che hanno accompagnato Boston in tutte le ultime off-season, è vero, ma quello che si sta raggiungendo rischia davvero di presentarsi come un punto di non ritorno. Solo una cosa è certa, per questa stagione coach Brad Stevens proverà l’assalto alle fasi calde dei playoffs con gli uomini a disposizione, e da lì si dovrà ripartire per il futuro.