Non è più un suo problema, quindi Doc Rivers ha potuto parlare con più franchezza del suo rapporto con James Harden nei due anni passati assieme ai Philadelphia 76ers, e delle sua richiesta di trade estiva che ha portato a una crisi col front office della squadra.
Rivers è stato esonerato al termine della scorsa stagione NBA dopo l’eliminazione al secondo turno dei playoffs contro i Boston Celtics in 7 partite, in una serie che Philadelphia aveva condotto anche per 3-2. I Sixers hanno pagato nelle ultime due partite della serie le condizioni non perfette di Joel Embiid e le purtroppo per lui consuete contro-prestazioni di James Harden, soprattutto in un gara 7 terminata in una disfatta.
Oggi Doc Rivers è uno dei nuovi commentatori tecnici per ESPN, e NBA Today ha parlato dei suoi anni ai Sixers e di Harden. “La mia relazione con James? Non era male, non era neppure chissà cosa. Diciamo che era molto neutrale, onesta sicuramente. Io lo sono sempre stato con lui, di certo credo che per vincere occorra giocare in una certa maniera e su questo non transigo mai. Ma tra di noi c’era comunicazione, parlavamo di ciò di cui dovevamo parlare e questa parte andava bene“.
Doc Rivers ha detto poi di non essersi sentito così spiazzato dalla richiesta di trade durante la off-season di Harden. “Non direi che me l’aspettavo perché pensavo che alla fine, un accordo lo avrebbero trovato. Ma quando ho saputo che James aveva scelto di esercitare la sua player option ho capito che c’erano guai in paradiso. Sono convinto che lui fosse convinto che alla fine si sarebbe trovato un modo, e così non è stato. Ora lui è contrariato e i Sixers, dal canto loro, stanno pensando a cosa è meglio per la squadra e per il futuro, è una situazione difficile. E sarei molto sorpreso se si risolvesse in un altro modo che non una trade, alla fine“.
James Harden aveva rotto ufficialmente in estate con Daryl Morey, presidente dei 76ers, chiamandolo “bugiardo” durante un intervento pubblico in una tappa del tour promozionale Adidas in Cina. “Mi ha sorpreso conoscendo a quanto risale il suo rapporto con Morey, questo si. Io so alcune cose che non mi sento di rivelare, ma so che quando Harden si convince di una cosa, è difficile fargli cambiare idea. Cosa fare se fossi in lui? Penserei a giocare e basta. Harden è un grandissimo giocatore e anche se la situazione oggi non è ideale, vada in campo e pensi a giocare, da professionista qual è. Alla fine una soluzione la si troverà ma ovviamente è un momento complicato“.
James Harden non ha partecipato al Media Day 2023 dei Philadelphia 76ers ma si è aggregato ai compagni e a coach Nick Nurse per il training camp. Nè Harden né Joel Embiid sono ancora scesi in campo per la preseason.