Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsMiami Heat Heat, Adebayo guarda alla prossima stagione: “Mi gioco il DPOY”

Heat, Adebayo guarda alla prossima stagione: “Mi gioco il DPOY”

di Andrea Delcuratolo
Bam Adebayo

Se ci chiediamo chi siano stati i principali protagonisti della NBA nell’ultima stagione, possiamo senz’altro dire Bam Adebayo. Il centro dei Miami Heat, ha trascinato la sua squadra fino alle NBA Finals, perse contro i Denver Nuggets per 4-1. Nella stagione che comincerà ad ottobre con la novità della NBA Cup, il prodotto dell’Università del Kentucky ha in mente due obiettivi: il rispetto della NBA per i Miami Heat e il DPOY.

Heat, Bam Adebayo parla dei suoi obiettivi

Sulla prima questione, Adebayo ha dichiarato: “Il fatto che io e la mia squadra abbiamo raggiunto le finali due volte negli ultimi quattro anni, ma ogni anno si dice: ‘Miami è una sorpresa. Miami non è abbastanza brava per farlo di nuovo. La prima volta è stato un caso. E c’è molta mancanza di rispetto. Come ho detto, abbiamo fatto due finali negli ultimi quattro anni. Siamo stati in tre finali della Eastern Conference negli ultimi quattro anni, e non credo che nessun altro a Est ci sia riuscito negli ultimi quattro anni”. A dare credito alle parole di Adebayo c’è il percorso fatto dalla squadra di coach Erik Spoelstra: Dopo aver perso nel torneo dei play-in contro gli Atlanta Hawks, la squadra è entrata con il seed numero 8 con una vittoria sui Chicago Bulls.

Per quanto riguarda la corsa al DPOY, Bam ha aggiunto: “Tutti guardano sempre l’ultima colonna, ovvero quanti punti ho segnato nella partita. E la gente dimentica che l’altro lato del campo esiste a causa del business dello spettacolo. Quindi per me è solo quella volontà, quella passione, quella mentalità. Voglio vincere quel premio”. Per Adebayo è un obiettivo realistico. Parliamo infatti di un difensore versatile e atletico che in carriera è stato selezionato quattro volte nel secondo quintetto All-Defensive. Si è piazzato tra i primi cinque nelle votazioni per il Defensive Player of the Year in ognuna delle ultime quattro stagioni, anche se non ha mai superato il quarto posto.

Infatti, se c’è una cosa che penalizza il giocatore degli Heat è la discontinuità. In carriera ha una media di 0,9 stoppate a partita. Tuttavia, per quattro stagioni consecutive ha registrato almeno 1,1 palle rubate a partita. Poco se consideriamo che Il vincitore dell’anno scorso, Jaren Jackson Jr dei Memphis Grizzlies, ha avuto una media di ben tre stoppate a partita. Rudy Gobert, tre volte vincitore del premio, ha una media di 2,1 stoppate a partita nella sua carriera.

Al di là di tutti, parliamo di un giocatore che nell’ultima stagione ha tenuto una media di 20,4 punti, 9,2 rimbalzi, 3,2 assist, 1,2 rubate e 0,8 stoppate a partita nella scorsa stagione. Un elemento molto valido, dal quale Miami ripartirà per provare a portare a Miami quel Titolo che manca dal 2013. 

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