Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsCleveland Cavaliers I Cavs spengono le illusioni degli Warriors, giocando proprio come loro

I Cavs spengono le illusioni degli Warriors, giocando proprio come loro

di Michele Gibin

Nella lezione loro impartita dai Cleveland Cavs c’è probabilmente la fine delle ambizioni\illusioni dei Golden State Warriors per la stagione in corso, quanto il lascito di una delle squadre più forti di sempre.

I Cavs di coach Kenny Atkinson, che degli Warriors è stato assistente allenatore, sono l’esempio più lampante dei principi di una dinastia NBA, applicati altrove. Al Chase Center di San Francisco Cleveland ha vinto per 113-95 esondando nel terzo periodo con un vantaggio anche sull’83-59, e concedendo appena 11 punti nel secondo quarto agli Warriors. I padroni di casa hanno chiuso con 9 su 38 al tiro da tre, con 4 su 11 dal campo di uno Stephen Curry apparso logoro nel mese di dicembre, e non più in grado di sopportare il peso di un intero attacco. L’innesto di Dennis Schroder si è rivelato finora un mezzo flop, il giocatore tedesco non ha ancora trovato il suo posto e si pesta i piedi con Curry e Buddy Hield senza oltretutto mai fare canestro (4 su 11 al tiro contro Cleveland con 4 palle perse, il 28% dal campo dopo il suo arrivo a Golden State). Draymond Green e Buddy Hield hanno combinato, per così dire, per 4 punti complessivi e il solo Jonathan Kuminga con Trayce Jackson-Davis si sono salvati, di energia e atletismo. E non può essere una buona notizia per la squadra di coach Steve Kerr

Ai Cavs sono bastate due sgasate nel secondo e terzo quarto per vincere la partita, in difesa Golden State è riuscita a tratti a competere ma non ha saputo sostenere lo sforzo in attacco, quasi un paradosso se si pensa a cosa sono stati gli Warriors anche in tempi recenti, post dinastia.

Oltre 4 minuti senza segnare nel secondo quarto, 4 su 24 dal campo nella frazione in totale e 0 su 8 da tre per Golden State. Nel terzo periodo, Donovan Mitchell ha aperto con tre triple consecutive e spento il Chase Center, già abbastanza rassegnato di suo. “In questo momento siamo abbastanza mediocri, nella media” ha detto Steph Curry che nutre fiducia ma forse mente anche un poco a se stesso. Il record attuale degli Warriors è di 16-16, accettabile in una Western Conference competitiva, ma è frutto di 12 vittorie nelle prime 15 partite grazie anche al calendario agevole. Da lì in poi solo sconfitte e una squadra 28esima per offensive rating e 17esima per defensive rating.

Nel frattempo i Cavs stanno facendo alle altre squadre NBA quello che gli Warriors usavano fare agli altri. In regular season ovviamente, la vera caratura della squadra di coach Atkinson la si vedrà ai playoffs. I Cavaliers hanno oggi un record di 28 vittorie e 4 sconfitte, e 20 delle 28 vittorie sono arrivate con almeno 10 punti di scarto, e il loro differenziale di punti è di +11.9, secondo nella lega dietro ai Thunder. Contro le squadre della Western Conference i Cavs hanno un record di 7-0.

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