Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsBoston Celtics Kyrie Irving contesta l’arbitraggio dopo gara 3: “Sta diventando ridicolo”

Kyrie Irving contesta l’arbitraggio dopo gara 3: “Sta diventando ridicolo”

di Gian Paolo Demuru

I Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo hanno battuto per la seconda volta i Boston Celtics di Kyrie Irving, e ora conducono la serie per 2-1.

Nella notte si è giocata gara 3 che ha visto gli uomini di coach Budenholzer vincere per 123-116. Una partita avvincete e ricca di emozioni. i Celtics iniziano meglio nel primo tempo, guidati dal loro leader Kyrie Irving ma subiscono la rimonta dei Bucks nei due quarti di gara successivi, che hanno visto Giannis Antetokounmpo (32 punti, 13 rimbalzi e 8 assist) e Khris Middleton (20 punti e 5 assist) prendersi la scena al Boston Garden.

Alla vittoria dei Bucks però sono seguite le dichiarazioni forti proprio di Kyrie Irving, che contesta fortemente l’operato dei direttori di gara, l’ex stella dei Cleveland Cavs ha parlato di un arbitraggio troppo punitivo nei confronti dei suoi Celtics, che fanno dell’aggressività difensiva un punto di forza.

Se si dà un’occhiata ai numeri, il solo Antetokounmpo è andato in lunetta per ben 22 volte, 8 delle quali solo nel terzo quarto di gara, Milwaukee ha raggiunto rapidamente il bonus e i Celtics si sono visti costretti a diminuire leggermente la loro intensità difensiva, e proprio in questa fase della partita hanno subito la forte rimonta dei Bucks che poi hanno chiuso definitivamente la partita nell’ultimo quarto.

Kyrie Irving contesta gli arbitri, Antetokounmpo troppo favorito?

“È inevitabile, un giocatore cade sei volte consecutive e guadagna sempre 2 tiri liberi, cosa hanno intenzione di fare (gli arbitri, ndr)?” Tuona così Kyrie Irving nei confronti degli arbitri, continuando poi ai microfoni di Ben Golliver di The Washington Post: “Così si rallenta solo la partita. (Giannis Antetokounmpo, ndr) Ha tirato 22 tiri liberi, sta diventando una cosa ridicola, in questo modo la partita rallenta”

Giannis Antetokounmpo ha una media di 16.7 tiri liberi tentati a partita nella serie, superiore di 12.7 rispetto a qualsiasi altro giocatore dei Celtics. Irving spera che la prossima volta che i Celtics si trovino in una situazione scomoda con le decisioni arbitrali vi sia una reazione migliore da parte della squadra.

In realtà la differenza tra i tiri liberi tentati dalle due squadre non è così dispari come Irving la fa sembrare: i Bucks hanno tirato solamente 4 tiri liberi in più dei Celtics per due partite consecutive (36 Bucks contro i 32 Celtics), e probabilmente il gioco di Antetokounmpo favorisce le chiamate arbitrali a suo favore. La sua capacità di attaccare il ferro in maniera continuativa genera contatti a centro area e spesso gli arbitri vengono messi in condizione di prendere decisioni difficili e delicate anche perché la difesa dei Celtics è molto fisica e aggressiva con il greco.

In merito alla difesa intensa si è espresso ancora Kyrie Irving: “Sono partite di playoffs ed è normale che ci sia più fisicità rispetto alla regular season. Quando i tuoi avversari sono in bonus con 8 minuti ancora da giocare nel terzo quarto subisci uno shock, è come se nella tua testa ci sia un blocco che non ti permette di generare contatti con nessuno in difesa.”

Kyrie Irving ha chiuso i suoi 42 minuti in campo con percentuali al tiro non all’altezza, sbagliando 14 dei suoi 22 tiri tentati facendo comunque registrare 29 punti. Al contrario le percentuali di Giannis sono rimarchevoli, il greco ha chiuso con 8-13 dal campo con il 61.5% di realizzazione.

I Bucks con la vittoria in gara 3 hanno raggiunto l’obbiettivo di battere i Celtics sul loro campo ribaltando la serie. Martedì si torna in campo per gara 4, fondamentale per i Celtics per non sprofondare in una situazione semi-impossibile, una vittoria di Milwaukee e il conseguente risultato di 3-1 chiuderebbe virtualmente la serie e regalerebbe 3 “Semifinal Points” a Giannis e compagni.

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