Quando l’attacco non gira, avere una difesa affidabile è quello che può fare la differenza tra vittoria e sconfitta, ed è quello che è successo ai Los Angeles Lakers di LeBron James venerdì in casa contro i Portland Trail Blazers.
I Lakers (23-11) superano appena quota 100 punti segnati (102-93 il risultato finale) ma nel momento del bisogno la loro difesa blocca l’unica fonte offensiva degli avversari – Damian Lillard – e li limita a soli 36 punti nel secondo tempo.
Lillard segna 25 dei suoi 36 punti finali nel solo primo tempo, nella seconda metà i Lakers lo raddoppiano togliendogli la palla dalle mani all’inizio dell’azione, e lasciano che siano Robert Covington, Enes Kanter e Carmelo Anthony a batterli.
E Kanter, Covington e Melo combinano per un 6 su 24 complessivo dal campo, la partita termina lì.
la difesa è un lusso che questi Portland Trail Blazers non possono concedersi, e in un terzo quarto da 31-19 sono LeBron James e il rientrante Dennis Schroder a fare la differenza. LeBron chiude con 28 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, Schroder con 22 punti in 32 minuti di gioco. Dalla panchina Montrezl Harrell segna 17 punti con 9 rimbalzi.
I Lakers faticano ancora al tiro da tre punti (7 su 27) ma Portland non fa meglio in assoluto con 11 su 37, e ben 15 palle perse alla fine fatali. LA interrompe una striscia di 4 sconfitte consecutive, tutte arrivate senza Anthony Davis infortunato, mentre per Portland (18-14) sono quattro i KO consecutivi.
Lakers, LeBron James risponde a Ibrahimovic
Il post partita di LeBron James è dedicato soprattutto alle parole risalenti a qualche giorno prima di Zlatan Ibrahimovic, campione del Milan, che aveva dichiarato che “le star dello sport come noi non dovrebbero parlare di politica e fare solo quello che sanno fare“.
Un commento che ha punto sul vivo James, star dello sport mondiale “impegnata” per eccellenza.
“(Ibrahimovic, ndr) era quello che diceva che quando viveva in Svezia, aveva raccontato come il suo cognome fosse stato occasione per commenti razzisti fuori dal campo. Come vedete so di che cosa parlo, credo di essere la persona sbagliata cui fare un certo tipo di osservazione“.
“Io non starò mai zitto sulle cose che sono sbagliate, io parlo per la mia gente e parlo in nome dell’uguaglianza, contro le ingiustizie sociali e il razzismo, contro la negazione del diritto di voto. Cose che accadono nella mia comunità. Perché è una comunità di cui faccio parte e che ha visto e vede ancora cosa sta accadendo, anche oggi che ho 300 ragazzi della mia scuola (la I Promise School di Akron, ndr) che vivono queste cose e hanno bisogno di una voce. E io sono la loro voce, e uso le mie piattaforme per fare luce su ciò che accade, nella nostra comunità ma anche nel nostro paese e nel mondo“.
“Per cui“, chiosa LeBron James “Non c’è ragione al mondo perché io debba solo occuparmi di sport. Io sono quanto sia potente la mia voce“.
Parlando di LeBron James durante un’intervista andata in onda su Discovery + Sport in Svezia, Zlatan Ibrahimovic aveva dichiarato di “ammirare ciò che LeBron fa” ma di considerare sbagliato che una star dello sport come lui debba parlare di politica, invece di “fare solo quel che sa fare meglio“. Ovvero giocare.
“Non penso che le persone con un certo status debbano parlare di politica“, così Ibra, che comprende anche sé stesso nel discorso. “Fai ciò che sai fare, io gioco a calcio perché sono il migliore a farlo, se fossi stato bravo a fare politica, avrei fatto quello“.
“Questo è il primo errore che le persone famose fanno quando pensano di essere arrivate. Io credo sia meglio stare alla lontana da certe cose e fare solo ciò che si sa fare“.