I Dallas Mavs ribaltano il risultato di gara 1 e vince contro gli OKC Thunder in territorio nemico grazie a una grandissima prestazione corale. 119-110 è il risultato finale di un tira e molla di parziali e controparziali. Ad avere la meglio è stata la squadra che ha difeso meglio e tirato con percentuali migliori per tutta la gara.
La partita
Non solo Doncic
In gara 1 e per lunghi tratti della serie contro i Clippers, le difese hanno scommesso sulle percentuali dall’arco di Dallas. L’approccio di OKC a questa gara è stato lo stesso: fondamentalmente c’era almeno un giocatore dei Mavs sempre libero in angolo ad aspettare il pallone. Questo era dovuto al fatto che Doncic era sempre attenzionato da due giocatori e Kyrie era marcato strettissimo anche lontano dalla palla.
Stanotte Dallas, meglio delle altre notti, ha cercato l’uomo libero con pazienza e a fare la differenza ovviamente sono state le percentuali: Exum, Jones Jr, Green, Hardaway Jr e Washington erano a turno sacrificati dalla difesa dei Thunder. In particolare gli ultimi tre dell’elenco questa notte si sono allineati e hanno segnato tutto quello che gli è passato per le mani: PJ Washington ha siglato il suo playoffs career high da 29 punti con 7 su 11 da tre, Green ha segnato 11 punti con 3 su 5 e Hardaway ne ha messi 17, di cui 8 consecutivi nel terzo quarto.
Dallas ha tirato complessivamente col 47% dal campo e il 49% dall’arco con ben 18 triple segnate su 37 tentativi. In questo ha contribuito anche Luka Doncic, che ha finalmente ritrovato il tiro da 3 punti. Lo sloveno ha cominciato la gara con una tripla catch-and-shoot e con qualche canestro dal post e da lì ha preso fiducia: 29 punti con 5 su 8 da tre.
Irving è stato utile come facilitatore, in quanto la difesa deve sempre stargli attaccato, ma ha contribuito poco in modo attivo: 9 punti di cui 5 dalla lunetta per lui, ma anche 11 assist. Gafford e Lively II non hanno vita facile contro Holmgren, ma lo stanno tenendo molto occupato, impedendogli di aiutare i compagni sul perimetro.
Solo Shai e J-Dub
Il discorso dall’altra parte è l’opposto. Come era stato già dimostrato in gara 1, OKC ha il tiro da tre come punto di forza. Questa notte i Thunder hanno tentato 30 tiri dall’arco, 5 in meno rispetto al primo incontro della serie. Ciò si deve ai close-out forti di Dallas, che non vuole farsi battere lontano da canestro, ma preferisce che la sfida si sposti in area, dove vince la fisicità, punto a favore dei Mavericks. Oklahoma poi ha contribuito alla causa di Dallas tirando con un pessimo 33% da tre, lontano parente del 49% di gara 1.
A tirare poco e male sono stati proprio gli specialisti: Joe, Wallace e Wiggins hanno messo 2 triple in 3 e Holmgren ha tirato con un insolito 1 su 6. Se Chet tira così, la difesa dei Mavs rimane più chiusa e di conseguenza arrivare al ferro diventa complicatissimo. Tra l’altro il rookie, per larghi tratti della partita, non è neanche stato marcato dai lunghi avversari, che attenzionavano invece l’uomo sul lato debole restando più vicini al ferro
Shai e J-Dub hanno giocato la loro solita partita da 50+ punti combinati. Fare la solita prestazione però non basta quando il supporting cast non è in serata. SGA ha già la maturità per capire i momenti della partita in cui servono i suoi canestri, ma Williams non ancora, ma d’altra parte è ancora un sophomore. Ovviamente non ci si può aspettare che due ragazzi alla prima esperienza playoffs (per SGA è la prima da superstar) abbiano già la capacità di leggere la partita di un veterano, ma queste partite li tempreranno anche in vista delle stagioni a venire.
Un altro merito dei Mavs è quello di aver concesso poca transizione ai Thunder, che ovviamente la ricercano per dar sfogo al proprio atletismo e per non dare a Doncic il pallino del gioco. In ultima istanza, Dallas ha vinto la sfida a rimbalzo 44-41 e il minutaggio di Giddey si è ridotto ulteriormente da 16 a 10 minuti. L’australiano ha segnato 8 punti ed è stato uno dei pochi a cercare di alzare il ritmo della gara, ma, come già detto per gara 1, la sua presenza danneggia le spaziature della squadra.
Gara 3
Il terzo incontro della serie si disputerà domenica alle 21:30 a Dallas. Cosa ci possiamo aspettare? Forse OKC sarà meno estrema nelle sue scelte difensive, cercando di effettuare raddoppi meno frequenti ma più decisi per poter recuperare meglio sull’uomo lasciato libero. Non verrà abbandonata la strategia di battezzare Washington e gli altri, ma forse sarà meno palese. La continuità al tiro non è proprio il punto forte di questi Mavs, quindi tutto dipenderà da come tireranno nel corso dei 48 minuti. Daigneault dovrà essere bravo a effettuare gli aggiustamenti in corso d’opera.
Sull’altra metà campo non mi aspetto dei grossi cambiamenti nel piano partita. I Mavs continueranno a uscire forte sui tiratori e a OKC spetta soltanto il compito di segnare. E’ una serie che dipenderà tanto dalle percentuali dall’arco delle due squadre.
Potremmo vedere Joe o Wallace al posto di Giddey in quintetto. L’australiano potrebbe trovare minuti quando Shai riposa a inizio secondo quarto o se si presentasse l’esigenza di schierare un quintetto più fisico, ma altrimenti in campo è poco utile.