Sembra non avere fine il risentimento di Myles Turner in seguito all’eliminazione di Team USA dai Mondiali 2019. Turner che, dopo aver affidato parole molto dure al suo profilo Twitter in seguito alla sconfitta incassata contro la Serbia, è tornato a parlare ai microfoni di Eurohoops.net.
Il centro degli Indiana Pacers ha raccontato di vivere con la sensazione che il mondo sia costantemente contro la sua nazionale:
“Ovunque vai è così. Tifosi ostili ovunque andiamo. Tutti vogliono vederci perdere. A volte, e non sto dando la colpa solo agli arbitri, persino gli arbitri sono contro di noi. Tutti vogliono vederci perdere. Siamo Team USA. Abbiamo una tradizione vincente, e tutti vogliono veder perdere i favoriti. Per cui sì, sei tu contro il resto del mondo, ma sei tu con altri quattro fratelli in campo. E’ per loro che devi giocare.”
Miles Turner: "Everybody wants to see us lose" #FIBAWC
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— Eurohoops.net (@Eurohoopsnet) September 16, 2019
Le storie di punta dell’estate di Team USA hanno riguardato principalmente i giocatori che hanno deciso di rinunciare alla convocazione. La faccia della disfatta è stata invece quella di Turner e compagni. Chi ha preso parte alla spedizione asiatica ha visto dapprima la sua immagine mediatica essere del tutto oscurata da quella dei connazionali rinunciatari, mentre l’ha dovuta vedere criticata fortemente sulle prime pagine di tutto il mondo nel momento più difficile. Il lungo dei Pacers ha ne ha parlato così:
“Siamo venuti qui e abbiamo raggiunto un paio di obiettivi, ma non li abbiamo raggiunti tutti. Abbiamo ottenuto la qualificazione di questa squadra per le Olimpiadi, ma non abbiamo ottenuto la medaglia d’oro,e questo è qualcosa che ci tormenterà molto a lungo per il resto della nostra vita. Un po’ fa male, ma alla fine noi siamo venuti qui e abbiamo dato il meglio possibile, viste le circostanze.”
Commento amaro e con qualche velato riferimento alla tormentata estate di Team USA, che riprende in parte quanto già espresso dal giocatore nei Twitt sopracitati. Ora, comunque, sarà fondamentale per la nazionale a stelle e strisce comporre una selezione all’altezza delle Olimpiadi. La manifestazione del 2020 darà infatti agli americani una chance quasi immediata di redenzione, salvo che sappiano coglierla.