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NBA: la notte pazzesca di Curry, dei Bucks e di Jokic (con beffa finale)

di Michele Gibin
nuggets jokic

Una delle notti NBA più wild, più pazzesche della stagione quella di martedì notte con i numeri impressionanti messi assieme da Nikola Jokic, Stephen Curry e dai Milwaukee Bucks contro Twolves, Grizzlies e Suns.

Stephen Curry ha segnato 52 punti con 10 rimbalzi, 8 assist e 12 su 20 al tiro da tre nella vittoria cruciale dei suoi Golden State Warriors per 134-125 in casa dei Memphis Grizzlies. Cruciale perché ora Golden State è quinta in classifica a Ovest dopo aver superato proprio Memphis, in crisi dopo il cambio in panchina. Per Curry è il massimo in stagione per punti, Steph ha sfiorato il record di franchigia di triple a bersaglio in una partita singola, di 13, che appartiene ancora a Klay Thompson.

Curry ha segnato 32 punti nel primo tempo, per lui è la 27esima partita in carriera da almeno 10 triple mandate a bersaglio, ovviamente il primo di sempre. Per la star degli Warriors si tratta del quindicesimo “cinquantello” in carriera, e con la partita di stanotte contro Memphis Curry ha anche superato Mr Jerry West al 25esimo posto della classifica dei migliori marcatori NBA All-Time. Una serata da ricordare per Steph, decisamente.

I MIlwaukee Bucks hanno reagito anche alla sfortuna degli ultimi tempi, e a 4 sconfitte consecutive, con una prestazione balistica che ha sfiorato la storia contro i malcapitati Phoenix Suns allo sbando senza Kevin Durant. Al Fiserv Forum i Bucks hanno vinto per 133-123 tirando col 68.9% dal campo e con 17 su 29 al tiro da tre (58.6%), era dal lontanissimo 1998 che una squadra NBA non teneva una percentuale dal campo così alta (furono i Clippers allora).

Tutti e gli 8 giocatori impiegati da Doc Rivers hanno segnato almeno un canestro e tutti hanno tenuto almeno il 50% dal campo. Per Giannis Antetokounmpo 37 punti con 11 assist, per Ryan Rollins 23 punti con 8 su 10 dal campo e 5 triple, Brook Lopez ha segnato 22 punti con 10 su 13 al tiro.

 
 
 
 
 
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La serata da record di Nikola Jokic è invece finita in una beffa, con la sconfitta ai tempi supplementari dei Denver Nuggets per 140-139 in casa alla Ball Arena nonostante una tripla doppia curiosa, da 61 punti con 10 rimbalzi e 10 assist del Joker. Jokic ha giocato 52 minuti senza mai uscire tra secondo tempo e overtime, coi Nuggets privi di Jamal Murray e ha finito per siglare la tripla doppia più “alta” di sempre superando quelle da 60 punti di Luka Doncic e James Harden annate 2022 e 2018.

Peccato che Denver abbia perso. Avanti per 137-135 i Nuggets hanno subito una tripla di Nickeil Alexander-Walker e a 17.7 secondi dalla fine proprio Jokic ha fatto 1 su 2 ai tiri liberi, sul possesso successivo Anthony Edwards ha commesso una palla persa grossolana e in contropiede Russell Westbrook si è mangiato un layup facile che avrebbe dato il +3 ai suoi. Senza più timeout i Twolves hanno attaccato con Edwards che all’ultimo secondo ha servito nell’angolo destro per un tiro da tre sulla sirena ancora Alexander-Walker. Che ha subito un fallo da Westbrook, che ha così completato il suo personale pasticcio mandandolo in lunetta.

Il giocatore canadese ha segnato i primi 2 tiri liberi, quelli del sorpasso, a 0.1 decimi di secondo dal termine e sbagliato di proposito il terzo. Vittoria Minnesota e prova da annali vanificata per Jokic, che ha chiuso con 18 su 29 dal campo con 6 triple e 19 su 24 ai tiri liberi.

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