Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Adam Silver: “Si alla revisione del sistema di voto degli All-NBA”

Adam Silver: “Si alla revisione del sistema di voto degli All-NBA”

di Andrea Delcuratolo
NBA

Se la post-season è entrata nel vivo, con l’inizio delle Finals fra Golden State Warriors e Boston Celtics, lo stesso si può dire anche per gli aspetti che si sviluppano al di fuori del campo. Il Commissioner NBA Adam Silver è pronto infatti a rivedere il sistema di voto per quanto riguarda i giocatori che entrano nei quintetti All-NBA dei migliori giocatori stagionali. Il sistema attuale è basato sulla selezione di 15 migliori giocatori, indipendentemente dalla posizione degli stessi.

Silver ne ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di gara 1 delle Finals dichiarando:In termini di determinazione degli All-NBA, penso che si stia valutando se i media debbano solo scegliere i migliori giocatori piuttosto che scegliere per posizione. Penso che siamo una lega che si è spostata sempre più verso il basket, senza tener conto della posizione dei giocatori e il sistema attuale potrebbe comportare alcune iniquità in base alla casualità delle posizioni stesse”.

L’argomento se il ballottaggio debba continuare a essere determinato dalle posizioni ha preso piede negli ultimi due anni, poiché due centri (Nikola Jokic dei Denver Nuggets e Joel Embiid dei Philadelphia 76ers) ai primi due posti nella votazione per il premio di MVP, vinto poi dal serbo dei Denver Nuggets . Ma a causa del sistema attuale, solo uno di loro ha la possibilità di essere un giocatore All-NBA First Team, mentre l’altro andrebbe nella seconda squadra.

Silver ha anche affermato che ci saranno più discussioni sul fatto che i bonus contrattuali saranno legati all’elezione nei quintetti All-Star ma ha aggiunto che entrambe le parti hanno convenuto che è la migliore di una serie di opzioni non totalmente gradite: “In questo momento abbiamo concordato con l’associazione dei giocatori di utilizzare quelle designazioni per attivare determinati bonus nei contratti dei giocatori, francamente perché non potevamo trovare un modo migliore che potesse sembrare obiettivo per tutti i soggetti coinvolti”.

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