Home NBA, National Basketball AssociationNBA News La NBA “determinata” ad avere comunque una squadra campione nel 2020

La NBA “determinata” ad avere comunque una squadra campione nel 2020

di Michele Gibin
nba 2020

A ormai 20 giorni dalla sospensione a tempo indeterminato della stagione per l’emergenza coronavirus, la NBA pare oggi “determinata” ad avere comunque una squadra campione 2020, e studia il formato più adatto alle nuove circostanze per portare a termine il campionato.

Il modello attualmente preferito sarebbe quello che preveda un finale di stagione in una unica location, rigorosamente a porte chiuse per gli ovvi motivi sanitari, con 16 squadre partecipanti e un “preludio” ai playoffs di non più di 5-7 partite, prima di una post-season accorciata e con serie al meglio delle 3 partite (sussiste ad oggi l’idea di un tabellone tennistico a partita “secca”). Las Vegas o le Bahamas le location individuate dalla NBA in maniera preliminare, idee a cui si è aggiunta la prospettiva di tenere l’eventuale torneo nel midwest, area degli Stati Uniti solo relativamente toccata dal contagio.Opzioni diverse per portare a termine la stagione restano comunque sul tavolo.

Tra 10 gironi scadrà il periodo dei 30 giorni di chiusura ordinati dal Commissioner Adam Silver, e per quella data squadre e NBPA saranno aggiornate sullo stato delle cose. Appare però sin da oggi definitivamente caduta l’ipotesi di riprendere da dove si era lasciato, ovvero dalle circa 20 partite a testa per squadra (129 in totale) ancora da giocare: questo significherebbe stagione chiusa per i team di bassa classifica ed una off-season insolitamente lunga. L’idea di partire direttamente dai playoffs non avrebbe entusiasmato i giocatori (piuttosto forte l’opinione di LeBron James dei Los Angeles Lakers a riguardo, ad esempio).

Toccare comunque quota 70 partite di regular season aiuterebbe la NBA a rispettare i contratti TV con le tante emittenti regionali che trasmettono le gare, come riportato da Marc Berman del NY Post, ad oggi lo scenario ideale vede la ripartenza della stagione per giugno, al massimo inizio luglio, ed una posticipazione a dicembre dell’inizio della stagione 2020-21, un altro punto su cui le trattative tra NBA, squadre e giocatori e network saranno particolarmente delicate.

Nessuna decisione verrà presa però senza il via libera delle autorità sanitarie in materia di assembramenti ed eventi, il governo degli Stati Uniti ha recentemente prorogato fino alla fine di aprile le forti misure di contenimento, chiusura e distanziamento sociale.

You may also like

Lascia un commento