Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsDenver Nuggets Nuggets, Malone dopo gara 2: “Sforzo preoccupante il nostro”

Nuggets, Malone dopo gara 2: “Sforzo preoccupante il nostro”

di Michele Gibin
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E’ un Michael Malone preoccupato quello che si presenta in sala stampa dopo la sconfitta per 111-108 dei suoi Denver Nuggets in gara 2 delle NBA Finals, contro i Miami Heat.

Preoccupato per la poca attenzione e il poco sforzo percepito da parte dei suoi, e perché la serie andrà ora a Miami sull’1-1. Qualcosa che i Nuggets avevano certamente messo in preventivo, ma che alla fine del terzo quarto di gara sembrava l’ipotesi meno probabile. 

Invece, con Jimmy Butler in panchina a riposare, i Miami Heat si sono inventati con Duncan Robinson un parziale di 15-2 nel quarto periodo per riaprire e quindi per vincere gara 2. “Parliamo un po’ del nostro sforzo oggi“, così Malone “Siamo alle finali NBA e siamo a qui a parlare di impegno. Sono molto preoccupato, voi forse pensavate che stessi scherzando quando dicevo che in gara 1 non avevamo giocato bene, e invece era proprio così. Oggi Miami è saltata subito sul 10-2 all’inizio, all’inizio del terzo periodo hanno segnato 11 punti in 2 minuti. Alcuni dei nostri invece se ne stavano lì a dannarsi perché non entravano i tiri o forse pensavano che sarebbe bastato premere un pulsante. Non siamo in preseason, non siamo in regular season. Sono le finali NBA. Ripeto, sono davvero preoccupato“.

Coach Malone si è dunque già giocato la carta della preoccupazione e dell’indignazione verso i suoi giocatori, mossa che quando i Denver Nuggets avevano avuto una crisi di pigrizia a marzo a fine stagione regolare, aveva dato i suoi frutti. La squadra aveva azzannato i playoffs con la voglia di dimostrare chi fosse la più forte.

Da gara 3 al Kayesa Center di Miami si vedrà se il trucco avrà avuto il medesimo effetto. Nel frattempo restano la prova di gara 2, il 3 su 17 complessivo da tre punti nelle prime due partite di Michael Porter Jr, i soli 4 assist di Nikola Jokic. E la difesa.

13-2 nel quarto quarto per loro all’inizio, abbiamo proprio perso la bussola. Miami ha ottenuto tutto quello che voleva, tiri da tre, layup, e sono riusciti a mettersi a zona e a rallentare la partita. E noi non facevamo mai canestro. La nostra difesa dovrà essere parecchio migliore di così, siamo già a due quarti quarti, gara 1 e gara 2, in cui la nostra difesa non è esistita, praticamente“.

Coach Malone ha poi parlato di gara 2 come della “partita peggio giocata per disciplina” dei playoffs dei Nuggets. “Troppi errori, e loro li hanno sfruttati tutti“.

Denver resta la squadra più forte della serie, sebbene il margine tra loro e Miami sia molto meno ampio rispetto a chi aveva già predetto la fine della serie dopo gara 1. I Nuggets hanno anche il miglior giocatore della serie in Nikola Jokic, che in gara 2 ha però ricevuto ben poco soccorso soprattutto nel secondo tempo.

L’atmosfera di Miami da gara 3 sarà una chiamata al dovere per Porter Jr e Kentavious Caldwell-Pope, i giocatori deputati col loro tiro da fuori ad aprire la difesa degli Heat. Jokic garantirà la qualità dei tiri, toccherà a loro metterli come in gara 2 hanno fatto dall’altra parte Max Strus, Gabe Vincent e Duncan Robinson.

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