I Miami Heat resistono ai 41 punti di Nikola Jokic in gara 2 delle NBA Finals 2023 e pareggiano la serie sull’1-1 con una vittoria per 111-108 alla Ball Arena, in Colorado.
Jamal Murray sbaglia allo scadere la tripla del possibile pareggio Denver, al termine di un quarto periodo in cui succede di tutto e la partita cambia padrone almeno un paio di volte. Nel momento migliore dei Nuggets alla fine del terzo quarto, Miami trova in Duncan Robinson i punti, 10 di fila, per il controparziale che riporta gli ospiti avanti nel punteggio, un ribaltamento di fronte repentino e che finisce per decidere gara 2.
Jokic termina con 41 punti, 11 rimbalzi ma soli 4 assist, e nel terzo quarto segna 18 dei 26 punti totali di Denver. Grazie al 2 volte MVP i Nuggets si ritrovano avanti per 83-75 alla fine del periodo e sulla buona strada per il 2-0 nella serie.
E’ invece un’illusione che dura pochissimo. Com Jimmy Butler in panchina a riposare per lo sprint finale, coach Erik Spoelstra mette in campo la sua difesa a zona e un Duncan Robinson bravissimo a sfruttare la marcatura del rookie Christian Braun e le disattenzioni di Denver con Jokic a riposo a propria volta. Robinson segna 10 punti in 3 minuti con 2 triple e un gioco da 3 punti, Bam Adebayo segna dalla media distanza su assist di Kyle Lowry e gli Heat ribaltano il punteggio con un parziale di 15-2.
I Nuggets sembrano frastornati dal blitz di Miami che a 4:53 dal termine va avanti addirittura di 11 punti (104-93). Sembra finita ma Jamal Murray, molto “periferico” alla partita fino a quel momento, si accende con due tiri da tre punti in fila, anche Aaron Gordon torna a segnare dopo il primo tempo e Denver riesce a issarsi sul 109-106 Heat a 1:09 dalla fine.
Adebayo si guadagna 2 tiri liberi con 48 secondi da giocare e li trasforma, al centro di Miami risponde Jokic e la difesa di Denver costringe poi Butler a un tiro difficile allo scadere dei 24′. Jamal Murray gestisce l’ultimo possesso dei Nuggets con coach Michael Malone che decide di non usare un timeout, il giocatore canadese si isola uno vs uno contro Butler ma il suo tiro da tre in step back finisce corto, gli Heat riservano così la prima sconfitta casalinga a Denver di questa post-season.
Come previsto, Tyler Herro non è della partita in gara 2, mentre Caleb Martin è disponibile per Miami. Rispetto alla prima partita, coach Spoelstra inserisce Kevin Love in quintetto base proprio al posto di Martin, non al meglio, scelta che paga con l’ex Cleveland che in 22 minuti cattura 10 rimbalzi e chiude con un +18 di plus\minus. La differenza netta rispetto a gara 1 sono però le percentuali al tiro degli Heat, che chiudono con 17 su 35 da tre punti.
Gabe Vincent segna 23 punti con 4 su 6 dalla lunga distanza, Max Strus ci aggiunge 14 punti con 4 su 10 da tre e Robinson termina con 2 su 3. Anche Jimmy Butler, 21 punti con 4 rimbalzi e 9 assist, segna una tripla importante dall’angolo sinistro a 6:56 dallo scadere per tenere a due possessi di distanza Denver nel quarto periodo.
Sempre rispetto a gara 1 Miami ritrova i viaggi in lunetta, 18 su 20 ai tiri liberi per Adebayo e compagni, il centro degli Heat segna 21 punti con 9 rimbalzi.
La vera chiave della vittoria Heat in gara 2, percentuali a parte, è però la difesa. In gara 1 Nikola Jokic aveva chiuso con 14 assist, nella seconda partita Erik Spoelstra schiera su di lui una difesa più aggressiva già dalla ricezione, in post medio o fronte a canestro, con Adebayo e i giocatori in aiuto a giocare “dentro” al cilindro del serbo. Jokic ha meno tempo e visuale per cercare i compagni e le mani gelate di Michael Porter Jr (3 su 17 da tre in due partite per lui), Kentavious Caldwell-Pope e Murray prima della sfuriata finale non aiutano.
Jokic è costretto a mettersi in proprio nel secondo tempo, chiuderà con 16 su 28 dal campo ma il fatto di averlo limitato a soli 4 assist è una vittoria tattica enorme per Miami. Jamal Murray segna 18 punti con 10 assist, e Denver tira con 11 su 28 da tre.
I Miami Heat tornano dunque in Florida con l’obiettivo minimo di una vittoria a Denver centrato, e con un Jimmy Butler ben lontano dai picchi raggiunti contro Milwaukee e Boston nelle serie precedenti. In gara 2 Butler ha chiuso con 9 assist, Miami ha saputo “cavalcare” le mani calde di Vincent e Robinson e sfruttare tutta l’esperienza di Kyle Lowry e Love.
I Nuggets hanno invece perso i minuti in cui Jokic era in panchina a riposare, fatali i 3 minuti iniziali del quarto quarto in cui gli Heat hanno ripreso il controllo della gara. Già nel primo tempo, chiuso da Denver in vantaggio per 57-51 con secondo quarto da 34 punti, Miami era stata avanti per 11 lunghezze (21-10), erano stati poi Bruce Brown, Jeff Green e Murray a recuperare.
In gara 3 i Miami Heat potrebbero ritrovare Tyler Herro, che ha recuperato dall’infortunio subito in gara 1 della serie di primo turno contro i Milwaukee Bucks e attende solo il via libera dello staff medico per rientrare.