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Nuggets-Thunder, la preview della serie: la sfida tra i due MVP

di Riccardo Rivoli
Nuggets Thunder preview

 Cerchiamo di non vedere questa sfida in ottica MVP, come suggerirebbe il titolo, non solo perché non incide in alcun modo sulla nomina del vincitore, ma anche perché ci sarà molto altro rispetto a loro due. Sarà una serie in cui dovranno brillare tutti quanti, da Jokic e Shai fino al coaching staff, passando ovviamente per i role player. Forse questa è la sfida di secondo turno con più hype; speriamo che il livello della competizione soddisfi le aspettative.

Le due squadre si presentano a questa serie con due background completamente diversi. Gli Oklahoma City Thunder, dopo anni di rebuilding e una stagione sorprendente terminata proprio al secondo turno lo scorso anno, sono alla prima vera prova da contender. SGA stesso, che è il leader di questa squadra, vincerà presumibilmente il suo primo MVP tra pochi giorni, ed è circondato da tanto talento giovane alle prime esperienze in post-season. I Thunder hanno dominato la Western Conference, chiudendo al primo posto col record di 68-14. Al primo turno hanno passeggiato contro i Memphis Grizziles, quindi di fatto devono ancora iniziare i playoffs. Arrivano alla serie più freschi, ma forse troppo rilassati.

Denver ha superato da 4 o 5 anni la fase del progetto in cui si trova adesso OKC, e da lì in poi si è confermata ogni anno come contender, fino a raggiungere il Larry O’Brien Trophy nel 2023. Lo stesso Jokic nel frattempo ha vinto 3 MVP, circondato da un nucleo di giocatori uguale a sé stesso da diverse stagioni. La loro Regular Season è stata incerta, chiusa al quarto posto con 50 vittorie e 32 sconfitte. Anche il primo turno è stato profondamente diverso rispetto a quello dei Thunder: NuggetsClippers è stata la serie più combattuta fino ad ora, terminata stanotte con una gara 7 dominante da parte dei ragazzi di coach Adelman. Arrivano alla serie più stanchi ma anche più pronti.

Nuggets-Thunder, i precedenti in stagione

  • Denver Nuggets vs Oklahoma City Thunder 87-102
  • Denver Nuggets vs Oklahoma City Thunder 124-122
  • Oklahoma City Thunder vs Denver Nuggets 127-103
  • Oklahoma City Thunder vs Denver Nuggets 127-140

Denver Nuggets, il roster

  • Trey Alexander (G)
  • Christian Braun (G) 
  • Vlatko Čančar (SF)
  • Aaron Gordon (PF)
  • PJ Hall (C)
  • DaRon Holmes II (C)
  • Nikola Jokić (C)
  • Spencer Jones (F)
  • DeAndre Jordan (C)
  • Jamal Murray (PG)
  • Zeke Nnaji (PF)
  • Jalen Pickett (G)
  • Michael Porter Jr (SF)
  • Dario Saric (PF)
  • Julian Strawther (G)
  • Hunter Tyson (F)
  • Peyton Watson (F)
  • Russell Westbrook (PG)

Depth chart Denver Nuggets

 

  • PG – Jamal Murray (Russell Westbrook, Jalen Pickett, Trey Alexander, Christian Braun)
  • SG – Christian Braun (Jalen Pickett, Julian Strawther, Jamal Murray, Trey Alexander)
  • SF – Michael Porter Jr (Christian Braun, Peyton Watson, Julian Strawther, Hunter Tyson)
  • PF – Aaron Gordon (Peyton Watson, Vlatko Čančar, Zeke Nnaji, Michael Porter Jr)
  • C – Nikola Jokic (Zeke Nnaji, DeAndre Jordan, Peyton Watson, Aaron Gordon)

Oklahoma City Thunder, il roster

  • Shai Gilgeous-Alexander – PG
  • Aaron Wiggins – SG
  • Isaiah Joe – SG
  • SG – Ajay Mitchell
  • Alex Caruso – SG
  • Luguentz Dort – SG
  • Jalen Williams – SF
  • Ousmane Dieng – SF
  • Cason Wallace – SF
  • Kenrich Williams – SF
  • Jaylin Williams – PF
  • Chet Holmgren – PF
  • Isaiah Hartenstein – C
  • Branden Carson – C

Oklahoma City Thunder Depth Chart

  • PG – Gilgeous-Alexander (Caruso, Mitchell, Wallace)
  • SG – Luguentz Dort (Wallace, Joe, Caruso, Wiggins)
  • SF – Jalen Williams (Joe, Wiggins, Dort, Caruso)
  • PF – Chet Holmgren (Wiggins, K. Williams, J. Williams)
  • C – Isaiah Hartenstein (Jay. Williams, Holmgren, K. Williams)

Nuggets-Thunder, le chiavi della serie

Partiamo dalla metà campo più interessante, quella in cui entrambe le squadre sono nella loro zona di comfort: la zona d’attacco dei Nuggets e quindi di difesa per i Thunder.

Attacco Denver

Tutto parte da Jokic

A meno che non abbiate vissuto sulla Luna negli ultimi 5 anni, vi sarete accorti del fatto che tutto l’attacco di Denver è manovrato da Nikola Jokic. Il serbo è il miglior playmaker in NBA, non tanto perché è un passatore fenomenale, ma perché ha portato il playmaking in post. Dal post sei più vicino a canestro, quindi la difesa cerca di toglierti il tiro, e allo stesso tempo vedi perfettamente tutte le zone del campo. Quando Jokic riesce a piazzarsi in post o quando riceve sullo short roll dopo aver bloccato per Murray, attira l’attenzione di tutti i difensori avversari e innesca così il movimento senza palla dei suoi compagni.

Nella serie precedente, Jokic ha giocato poco in post basso e, quando lo ha fatto, la difesa gli ha concesso l’1vs1, perché Ivica Zubac è tra i migliori in NBA per difendere il Joker. Il 3 volte MVP ha comunque trovato altri modi per segnare con buone percentuali, ma se mettiamo queste 7 partite a confronto con le sue run playoff precedenti, la percentuale dal campo è la più bassa in carriera (50%) e la media punti anche (24).

Isaiah Hartenstein è alto come Zubac ed è più pesante, quindi può rendere la vita complicata a Jokic. Lo stesso Towns, nonostante sia un difensore immondo, l’anno scorso diede dei grattacapi al serbo; il prototipo di centro robusto è quello che impensierisce di più il Joker.

Nonostante ciò Jokic andrà in post e sicuramente Hartenstein passerà dei brutti momenti, ma i Thunder possono disporre anche di un ottimo rim protector come Chet Holmgren, che può staccarsi per aiutare sul Joker e allo stesso tempo occupare spazio nel pitturato.

Chet Holmgren raccoglie l’eredità di Gobert e Davis

Abbiamo detto che Jokic fa playmaking in post, quindi paradossalmente i Thunder possono sopportare di lasciargli prendere i suoi tiri in testa a Hartenstein, ma non possono permettere agli altri 3 (Murray è un discorso a parte) di accendersi. Denver mette una pressione allucinante sul ferro: Christian Braun, Aaron Gordon e Russell Westbrook, che sono tiratori mediocri, usano la gravity di Jokic per lanciarsi in area ed essere serviti sui tagli. Holmgren, come facevano Rudy Gobert e Anthony Davis lo scorso anno, sarà fondamentale nello scongiurare questi tagli e nel disturbare le conclusioni ravvicinate.

Se a Holmgren verrà assegnato Michael Porter Jr, che è un tiratore, questo verrà coperto momentaneamente da un altro difensore, mentre Chet è staccato per proteggere il ferro. OKC può permettersi di difendere così perché Westbrook e Braun quando restano fuori dall’arco sono battezzabili. Quindi è importante che le percentuali dei role player di Denver siano accettabili, per stressare maggiormente la difesa di OKC.

Cosa c’è oltre a Jokic e Murray?

Braun ha tirato da 3 col 32% contro i Clippers, Westbrook con un sorprendente 41.9%, Gordon col 29.2%, MPJ col 44.1%. Quest’ultimo è ormai da anni uno dei migliori tiratori in NBA, ma nella serie precedente ha avuto delle partite in cui non si è assolutamente visto. Però anche nelle partite in cui è meno presente, il tiro di Porter Jr. resta un deterrente imprescindibile per l’attacco di coach Adelman. Gordon invece svolge alla perfezione il suo ruolo di rim runner, ma in regular season ha saputo anche aprire il campo (43.6% da tre). A meno che non continui a tirare come coi Clippers, la difesa rispetterà il suo tiro.

Russ è quello che porta energia dalla panchina, che scuote la squadra, che prende i rimbalzi, ruba e perde palloni, porta follia in campo. E’ importante che non sia eccessivamente aggressivo nella shooting selection: in alcuni momenti della serie precedente ha tirato tutto quello che gli passava per le mani e così diventa deleterio per la sua squadra. Watson e Braun in attacco invece sono quasi inutili e il resto della panchina lo è senza il “quasi”.

Denver ha un attacco formidabile, ma ha, come abbiamo appena visto, dei limiti nei suoi singoli giocatori sfruttabili dalle difese. E sfruttare tali limiti sarà vitale per OKC, dal momento che devi mandare tre uomini sul pick-and-roll Murray-Jokic.

Il duo più forte della Lega

Questo pick-and-roll è talmente forte che le squadre avversarie mandano sempre un terzo difensore in aiuto. Per i Clippers è stato Dunn, che cercava la palla a Jokic appena questo riceveva palla sul roll. Un’altra strategia è stata applicata lo scorso anno da Minnesota, che spingeva verso l’area Murray, mentre il lungo copriva la linea di passaggio per il Joker. OKC potrebbe optare per una strategia più simile a questa, avvalendosi proprio della rim protection di Holmgren discussa in precedenza. Ovvio che anche così hai tre uomini impegnati su un gioco a due, ma almeno togli le due bocche da fuoco di Denver dalla loro zona di comfort.

C’è da dire che Murray non è lo stesso dell’anno scorso e avrà i suoi momenti di onnipotenza, come è stato in gara 5 contro i Clippers. OKC comunque ha il personale per limitare il canadese e soprattutto per mettergli tanta pressione fisica addosso. Dort è tra i migliori difensori sul point of attack al mondo, J-Dub anche, e dalla panchina possono subentrare forze fresche per sovrastarlo per tutti i 48 minuti: Caruso, Wallace e anche Shai possono alternarsi su Jamal. Nessun’altra squadra in NBA è così preparata per marcarlo.

Conclusioni

L’attacco di Denver non può essere completamente fermato, perché Jokic è il miglior attaccante in NBA, perché il suo pick-and-roll con Murray è il migliore in NBA e soprattutto perché per limitare le opzioni principali comunque devi concedere qualcosa ad altri giocatori, che sono capaci di rispondere presente quando conta. OKC però è tra le difese più attrezzate per limitare i Nuggets, perché ha due lunghi complementari e degli esterni intensi, fisici e veloci. Inoltre i Thunder non hanno nessun giocatore a roster contro cui fare mismatch hunting, quindi possono ruotare anche nove giocatori tenendo la pressione sempre altissima.

Attacco OKC

Tutto parte (e tutto finisce?) da Shai

Mi sento di dare per scontato l’impatto di Shai in questa serie. A differenza di Murray, il prossimo MVP può segnare 30 punti anche se non gli entra il tiro. La serie contro Memphis lo dimostra: 27.8 punti di media pur tirando col 40.2% dal campo e il 25% da tre. La sua tanto canzonata capacità di andare in lunetta è in realtà il suo più grande talento e potrebbe diventare una chiave di questa serie.

Ovviamente a occuparsi del canadese sarà Christian Braun, che viene da un’ottima serie contro Harden: Braun non è un difensore eccezionale, ma ha un’ottima capacità di apprendimento, per cui migliora sensibilmente nel corso della serie nel contrastare le signature moves dei suoi avversari. Comunque SGA è di tutta un’altra pasta rispetto al Barba, quindi incontrerà delle difficoltà. Se Adelman fosse costretto a spostare Gordon sul canadese, allora si aprirebbe il mismatch per Jalen Williams, che è ben più grosso di Braun.

Credo che vedremo GilgeousAlexander fare tanto mismatch hunting contro Murray, che non può reggere questa marcatura e potrebbe caricarsi di falli. Lo stesso potrebbe valere per Jokic, che dovrà proteggere il ferro dalle tante penetrazioni con e senza palla dei Thunder

Se anche diamo per assodato che SGA batterà il suo uomo con continuità, metterà la difesa in rotazione e segnerà 30 punti ogni partita, resta la domanda che ho messo tra parentesi nel titolo di questo paragrafo. Più volte in questa stagione è capitato che appena Shai smetteva di segnare, si bloccava tutto l’attacco di OKC. 

I Thunder sono pronti?

Hartenstein performerà, perché l’ha già dimostrato e perché ha un match up favorevole, ma non è altro che un bravo rollante. La mia domanda riguarda tutto il resto della squadra. J-Dub l’anno scorso non era sembrato pronto e quest’anno ci si deve aspettare una crescita da parte sua. Non è partito male in questa post season, ma i Grizzlies non sono un test attendibile. Williams deve giocare con personalità, dev’essere aggressivo e presente, deve toccare la palla e tirare spesso, non solo quando Shai non è in campo. J-Dub può diventare un secondo violino di livello assoluto e questa può essere l’occasione per provarlo.

Un’altra incognita sono le percentuali dei tiratori. L’1vs1 di Shai funziona così bene anche grazie alle spaziature concesse dai suoi compagni di squadra. I Thunder sono pieni di tiratori, Wallace, Joe, Wiggins, Holmgren, ma sono tutti giovani alla seconda esperienza playoff. Mettiamo anche caso che tirino tutti benissimo per tutta la serie: nel momento in cui la difesa farà close out, saranno capaci di fare la scelta giusta dopo aver battuto il difensore? Ho i miei dubbi. In questo gruppo ci sono poi Luguentz Dort, che sta tirando male e ha una meccanica di tiro talmente lenta che il suo difensore (probabilmente Murray) potrà staccarsi per aiutare e comunque tornare in tempo per contestarlo, e Alex Caruso, che tira poco ma con un buon 38.5%.

Le percentuali dall’arco saranno fondamentali in questa serie, per far muovere una difesa lenta come quella di Denver, che fa della fisicità la sua arma migliore, ma che quando entra in rotazione mostra delle grosse lacune.

Il basket non è una partita di scacchi 

Il grosso limite di queste analisi è che descrivono il basket come delle partite a scacchi tra i due coaching staff, che muovono i giocatori in campo come fossero pezzi sulla scacchiera. Se fosse così, la serie tra Nuggets e Clippers allora sarebbe dovuta andare ai Nuggets, i Pistons sarebbero dovuti uscire in 4 e OKC dovrebbe vincere questa serie. 

Denver però ha dalla sua alcuni fattori incalcolabili, come lo star power, l’esperienza di un roster che ha già vinto e si ricorda come si fa, oltre alla famosa altitudine della Ball Arena. OKC non è abituata a questo genere di pressione e viene da una stagione in cui ha quasi sempre passeggiato. E’ una squadra inesperta, che farà degli errori che Denver saprà riconoscere e punire, in quanto loro li hanno già fatti dal 2019 al 2022, prima di arrivare finalmente fino in fondo.

Pronostico

Nonostante il paragrafo precedente, mi sbilancio a favore dei Thunder. Non posso ignorare la stagione che hanno giocato e neanche i vantaggi tattici che hanno. Ciò che renderà questa serie comunque lunga è ciò che ho scritto proprio nel paragrafo precedente. OKC potrebbe portarsi a casa la serie in 6.

Nuggets-Thunder, dove vedere le partite della serie

  • Gara 1: Nuggets @ Thunder – martedì 6 maggio, 03:30
  • Gara 2: Nuggets @ Thunder – giovedì 8 maggio, 03:30
  • Gara 3: Thunder @ Nuggets  – sabato 10 maggio, 03:30
  • Gara 4: Thunder @ Nuggets  – domenica 11 maggio, 21:30
  • Gara 5: Nuggets  @ Thunder – lunedì 28 aprile, orario da definire (se necessario)
  • Gara 6: Thunder @ Nuggets  – giovedì 1 maggio, orario da definire (se necessario)
  • Gara 7: Nuggets  @ Thunder – lunedì 28 aprile, orario da definire (se necessario)

Le partite della serie saranno visibili su NBA League Pass o sul canale 209 di Sky. Sky Sport NBA trasmetterà molte delle gare dei playoffs, solitamente in diretta con commento in lingua originale e in replica il giorno seguente, con commento in italiano. A seguire i playoff NBA 2025 ci saranno i soliti Flavio Tranquillo e Davide Pessina, assieme ad Alessandro Mamoli, Matteo Soragna, Francesco Bonfardeci, Mauro Bevacqua, Dario Vismara, Tommaso Marino e il resto della crew di Sky Sport. Le partite in replica verranno trasmesse sia sul canale 209 sia su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena, rispettivamente canale 201 e 204.

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