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NBA: Embiid batte Giannis: “E non voglio fermarmi qui”

di Michele Gibin
joel embiid

I Philadelphia 76ers reagiscono a una delle peggiori sconfitte della loro storia, quella di Boston di due giorni fa, andando a battere a domicilio i Milwaukee Bucks campioni NBA in carica al termine di una sfida esaltante tra Joel Embiid e Giannis Antetokoumpo.

123-120 il risultato finale, con i 76ers che con un secondo quarto da ben 45 punti si portano al comando della partita. Embiid chiude con 42 punti, 14 rimbalzi e 5 assist in 37 minuti, con 14 su 21 al tiro e 14 tiri liberi, e in più con 3 su 4 al tiro da tre, una partita totale in casa del rivale di sempre Antetokounmpo.

Dal canto suo, Giannis non è da meno: 32 punti con 11 rimbalzi e 9 assist, e i canestri che nel quarto periodo permettono a Milwaukee di rientrare e di ritrovarsi di nuovo avanti nel punteggio (116-112) con 4 minuti ancora da giocare. I Bucks, privi di Grayson Allen e Pat Connaughton, sono “traditi” nel finale dalla scarsa mira di Khris Middleton che per ben due volte ha in mano il pallone del pareggio, la prima volta a 10 secondi dal termine sul 121-118 Sixers, e quindi allo scadere per impattare sul 123 pari, su un tentativo da tre ben difeso da Matisse Thybulle e Tyrese Maxey.

Il 3 volte All-Star, che sarà a Cleveland assieme ad Antetokounmpo domenica, chiude con 6 su 20 dal campo e appena 2 su 12 al tiro da tre punti. Tutto il quintetto dei Bucks, con Bobby Portis, Jrue Holiday e Jordan Nwora, va in doppia cifra per punti ma dalla panchina Serge Ibaka, Wesley Matthews e Lindell Wigginton non riescono a incidere. “Una partita abbastanza frustrante“, racconta Middleton, “Ma erano tutti buoni tiri, bisogna solo continuare a tirare“.

14 su 44 al tiro da tre punti a fine partita per i Bucks, che hanno pagato le assenze pesanti nel back court. Per i 76ers ancora fuori James Harden, che salterà anche l’All-Star Game ed esordirà probabilmente la prossima settimana.

Con questa partita, Joel Embiid entra nella pausa per l’All-Star Game da candidato MVP d’obbligo: “E non voglio fermarmi qui, sto giocando a un livello così alto che non voglio smettere. Continuerò a lavorare, per me non deve essere una pausa“. Anche coach Doc Rivers è già proiettato al post Cleveland, quando avrà anche Harden a disposizione: “Ora la stagione diventa uno sprint, non c’è più tempo per rilassarsi dopo la pausa e poi riprendere“, soprattutto con una classifica così corta come quella della Eastern Conference, con 6 squadre in 4.5 partite.

La vittoria di giovedì notte ha permesso intanto a Philadelphia di superare i Bucks in classifica, i Sixers sono ora terzi con 2.5 partite di differenza dai Chicago Bulls di un altro candidato MVP, DeMar DeRozan.

La differenza in campo l’ha fatta il maggior apporto dal “supporting cast” ricevuto da Embiid. Dopo un primo quarto senza canestri, Tyrese Maxey ha saputo ispirare il secondo periodo da 45 punti per gli ospiti, Tobias Harris non ha segnato da tre ma ha terminato con 19 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, dalla panchina Furkan Korkmaz ha segnato 13 punti con 7 rimbalzi. Per Georges Niang infine 18 punti con 5 triple a bersaglio.

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