Victor Wembanyama, stella dei San Antonio Spurs e Rookie of the Year 2024, ha recentemente aggiornato i media sul suo stato di salute dopo essere stato escluso dalla stagione a causa di una trombosi venosa profonda alla spalla destra, confermando di aver superato il problema ed essere pronto al rientro in campo. Durante la conferenza stampa di domenica 13 aprile, Wembanyama ha dichiarato di aver ripreso l’allenamento con i pesi e il lavoro in campo in un ambiente controllato.
Il giovane talento francese ha evitato di fornire dettagli specifici sulla sua condizione medica, affermando: “Non intendo esprimermi a pieno sul mio stato di salute”. Tuttavia, ha sottolineato che il processo di recupero è in corso e che sta seguendo attentamente le indicazioni dello staff medico.
Wembanyama ha anche parlato dei suoi progressi fisici. Lo stesso ha rivelato di aver guadagnato circa 11 kg rispetto all’inizio della sua stagione da rookie, passando da 95 kg a quasi 106 kg. Il giocatore ha condiviso alcuni aspetti del suo regime di allenamento, che include esercizi come handstand, cardio in acqua e persino partite di scacchi veloci per stimolare la mente.
Questi metodi non convenzionali sono stati adottati per migliorare la sua agilità, equilibrio e concentrazione, elementi fondamentali per un atleta del suo calibro. “Sto meglio, ho superato questo problema” ha dichiarato Wembanyama in merito al suo rientro in campo. “Ma il recupero è un processo. Non sono né in ritardo né in anticipo, sto semplicemente seguendo ogni passo con attenzione.”
Il talento francese è tornato ai momenti precedenti della scoperta del suo problema di salute, confermando uno stato di salute non ottimale. “Guardando indietro, sapevo che qualcosa non andava. Non ero nella mia forma migliore” ha dichiarato Wembanyama. “Quando si va in ospedale per un coagulo di sangue, ci sono molte più cose da fare che un intervento chirurgico. Ci stiamo prendendo il nostro tempo. Non sono né in ritardo né in anticipo, ma è un processo e ci sono sicuramente dei passi da compiere. All’epoca, non conoscevo assolutamente la mia condizione. Ma ripensandoci, mi sentivo strano. Non ero nella forma migliore di sempre all’All-Star Game. Non è stato affatto facile imparare ed elaborare”.