Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimentiI programmi NIL e alumni NBA: una nuova era per il basket universitario

I programmi NIL e alumni NBA: una nuova era per il basket universitario

di Carmen Apadula

Negli ultimi anni, sempre più giocatori NBA hanno iniziato a rafforzare il loro legame con le loro ex università, non solo come alumni affezionati ma anche come attori attivi nel sostegno dei programmi NIL (Name, Image and Likeness).

Attraverso donazioni, collaborazioni e mentorship, queste stelle stanno aiutando gli atleti universitari a trarre vantaggio dalle opportunità offerte dal NIL, garantendo risorse economiche, visibilità e una guida concreta su come navigare il nuovo panorama del college sport.

A parte Stephen Curry, l’esempio più significativo è sicuramente rappresentato da Trae Young, ex giocatore degli Oklahoma Sooners, che di recente è stato nominato assistente del direttore generale della pallacanestro maschile dell’Università dell’Oklahoma. Oltre al suo nuovo ruolo, ha poi donato un milione di dollari a sostegno del programma. In qualità di assistente, si concentrerà sul personale dei giocatori, sulla gestione del roster e sulla valorizzazione dei marchi personali degli atleti. La sua vasta esperienza e il suo legame con l’università dovrebbero favorire il reclutamento dei giocatori e il successo del programma.

La nomina di Young e il suo sostanzioso impegno finanziario segnano un nuovo capitolo per il programma di pallacanestro maschile dell’Oklahoma, che si concentra sulla costruzione di un’eredità e sfrutta la sua esperienza per raggiungere il successo competitivo.

“Essendo cresciuto qui e avendo giocato all’Università dell’Oklahoma, assumere il ruolo di assistente del direttore generale della OU Basketball è un grande onore” ha detto. “Questo programma ha una storia così ricca, di cui sono fortunato di aver fatto e di continuare a fare parte. Nel mio nuovo ruolo, mi concentrerò sul contribuire alla cultura vincente di OU, lavorando a fianco dello staff tecnico e del front office per portare i giocatori giusti per aiutarci a competere e ad avere successo ai massimi livelli”.

Sempre restando in tema Atlanta Hawks, Terance Mann è stato nominato assistente GM del programma di pallacanestro maschile di Florida State, come ha confermato la stessa università in un comunicato stampa. Mann sarebbe stato reclutato da Luke Loucks, ex assistant coach dei Sacramento Kings e nuovo head coach dei Noles. Al momento non è chiaro quali saranno i compiti specifici di Mann. 

James Harden ha invece recentemente rivelato di aver fatto una donazione a sei cifre al collettivo NIL dell’università dell’Arizona. Il denaro guadagnato grazie a una carriera di successo, tornerà alla sua alma mater per elevare il programma a competere a un livello più alto. Molti altri atleti professionisti donano per strutture o nuove attrezzature, ma Harden è andato oltre questi contributi, per portare i migliori talenti possibili.

L’evoluzione del NIL avrà un grande impatto sulla decisione dei donatori e degli ex allievi, poiché molti hanno chiarito che fino a quando il sistema non sarà regolato in modo diverso, le donazioni monetarie saranno poche e lontane. Ma Harden continua a mostrare il suo sostegno, a prescindere dallo stato del NIL, ed è favorevole a compensare gli atleti per il loro lavoro e la loro dedizione. 

Il coinvolgimento delle stelle della NBA rappresenta infatti un impulso positivo per l’intero movimento NCAA: eleva il profilo dei programmi, attira reclute di alto livello e crea un ciclo virtuoso di investimento e crescita. Inoltre, la loro presenza contribuisce a professionalizzare l’ambiente, trasmettendo valori come disciplina, responsabilità e visione a lungo termine. In un’epoca in cui il confine tra college e professionismo è sempre più sfumato, il supporto degli alumni di successo è una risorsa preziosa per consolidare il futuro del basket collegiale.

You may also like

Lascia un commento