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NBA Superheroes: la rubrica sui Supergiocatori!

di Francesco Papillo

NBA Superheroes:
Nelle prossime settimane andremo ad immergerci in un mondo fantastico, in un mondo nella quale fantasia e realtà si fondono formando un universo lontano (ma neanche troppo) dal nostro: quello dei Supereroi.

Supereroi

La domanda sorge spontanea, che cosa c’entrano i supereroi con la pallacanestro? I supereroi sono personaggi inventati da menti ben più brillanti e superiori della mia, molto spesso dotati di un costume o un uniforme che permettono di distinguersi dagli altri o molte volte dotati di tute che gli permettono di aumentare i propri poteri (vedere i costumini all’ultimo grido, programmati da Mr. Fantastic per i Fantastici 4). Apparte la banalità del costume, i supereroi sono dotati di qualità al di fuori della norma, che non sono riscontrabili in ogni persona…parlo dei superpoteri? No, quelli sono più un dono che gli permette di sconfiggere i loro nemici. Parlo del coraggio, della lealtà, della fedeltà, della nobiltà, dell’amicizia e tutti quelle qualità che permettono ad una persona dotata di poteri di diventare un vero e proprio paladino della giustizia, che mette al servizio il proprio dono per sconfiggere il male.

Arrivati a questo punto, vi starete chiedendo ancora perchè siamo su una pagina di pallacanestro a parlare dei supereroi e che centri con la nostra amata spicchia (ogni riferimento a Guido Bagatta è puramente casuale).

Ma è proprio nei supereroi che rivedo i nostri beniamini del parquet. Ogni notte indossano anche loro un costume, la casacca della proprio squadra, che rimane addosso come una seconda pelle e che dona ai nostri fenomeni la capacità di lottare, sudare e soffrire per quello che per alcuni sembrerebbe un semplice capo di moda che ormai tutti indossano, perchè come si dice in gergo fa molto ” swag”. I nostri, si che sono dei veri e propri supereroi, nelle quali mani sono affidati i sogni e le speranze di milioni di persone, che in ogni palazzetto o tramite i mass media, sono pronti ad esultare con e per i propri campioni. Attraverso quei 48 minuti di gioco (esclusi i timeout pubblicitari, che insistentemente ci ripropongono immagini di cibo, auto e belle donne…come dire l’immagine del sogno americano) tutti noi spettatori, assistiamo ad un vero e proprio atto di eroismo, che ci porta via dai nostri problemi e da tutto ciò che c’è di brutto nella vita, che ci fa esser felici anche dopo una sconfitta, perchè poi c’è il post-partita con birra e amici (per non parlare poi del lavoro che porta in tutto il mondo l’Nba che, oggi con i tempi di crisi che ci sono in giro è il vero e proprio atto eroico).

Insomma, il vero supereroe è colui che fa sembrare la vita migliore di quello che è, indifferentemente dal colore dell’uniforme, e se nella società moderna i nostri campioni NBA non sono supereroi, allora chi lo è?

per Nba Passion,
Francesco Papillo

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