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Thunder-Pacers, una serie inaspettata: la preview delle Finals

di Riccardo Rivoli
pacers-thunder preview

Le NBA Finals 2025 sicuramente non faranno felici le emittenti televisive, ma faranno felici coloro che negli ultimi due anni si sono goduti la crescita di queste due squadre. Oklahoma City Thunder vs Indiana Pacers è un inno a quello che negli Stati Uniti viene chiamato player development, cioè il potere che una franchigia ha di far migliorare i propri giocatori. Quest’anno nessuno l’ha fatto meglio di queste due squadre, una che ha costruito la maggior parte del proprio roster tramite draft (OKC), l’altra prendendo giocatori su cui nessuno riponeva le proprie aspettative e trasformandoli nei demòni che abbiamo visto nei primi tre turni. 

I Thunder hanno un titolo NBA in bacheca risalente al 1979, quando ancora la squadra si chiamava Seattle SuperSonics e hanno raggiunto le Finals altre 3 volte, l’ultima nel 2012; al di là dei 3 titoli ABA negli anni ‘70, i Pacers hanno raggiunto le NBA Finals soltanto una volta nel 2000, uscendone sconfitti contro i Lakers di Shaq e Kobe.

Thunder-Pacers i precedenti in stagione

  • Oklahoma City Thunder-Indiana Pacers 120-114
  • Indiana Pacers-Oklahoma City Thunder 111-132

Oklahoma City Thunder roster e depth chart

  • Shai Gilgeous-Alexander – PG
  • Aaron Wiggins – SG
  • Isaiah Joe – SG
  • SG – Ajay Mitchell
  • Alex Caruso – SG
  • Luguentz Dort – SG
  • Jalen Williams – SF
  • Ousmane Dieng – SF
  • Cason Wallace – SF
  • Kenrich Williams – SF
  • Jaylin Williams – PF
  • Chet Holmgren – PF
  • Isaiah Hartenstein – C
  • Branden Carson – C

Oklahoma City Thunder depth chart

  • PG – Gilgeous-Alexander (Caruso, Mitchell, Wallace)
  • SG – Luguentz Dort (Wallace, Joe, Caruso, Wiggins)
  • SF – Jalen Williams (Joe, Wiggins, Dort, Caruso)
  • PF – Chet Holmgren (Wiggins, K. Williams, J. Williams)
  • C – Isaiah Hartenstein (Jay. Williams, Holmgren, K. Williams)

Indiana Pacers roster

  • Pascal Siakam, F
  • Myles Turner, C
  • Bennedict Mathurin, F
  • Tyrese Haliburton, G
  • TJ McConnell, G
  • Jarace Walker, F
  • Aaron Nesmith, F
  • Isaiah Jackson, F (infortunato)
  • Obi Toppin, F
  • Andrew Nembhard, G
  • Thomas Bryant, C
  • Ben Sheppard, F
  • Johnny Furphy, G
  • James Johnson, F

Indiana Pacers depth chart

  • G: Tyrese Haliburton (TJ McConnell)
  • G: Andrew Nembhard (TJ McConnell, Ben Sheppard)
  • F: Aaron Nesmith (Bennedict Mathurin, Johnny Furphy)
  • F: Pascal Siakam (Jarace Walker, Obi Toppin)
  • C: Myles Turner (Obi Toppin, Thomas Bryant)

Thunder-Pacers le chiavi della serie

Guerra di ritmo

Tendenzialmente le Finals sono l’apice dello scouting e della preparazione tattica e la conseguenza inevitabile è sempre stata il calo del ritmo. Quest’anno non sarà così. Pacers e Thunder sono tra le squadre che corrono di più in NBA, ma lo fanno in maniera differente.

OKC è prima nei playoffs per recuperi (10.8 di media), ottenuti grazie a una difesa super aggressiva degli esterni. La transizione diventa fondamentale per i Thunder dal momento che a difesa schierata si sono dimostrati un attacco a tratti stagnante e discontinuo nelle percentuali. 

I Pacers però sono la seconda miglior squadra dei playoffs per palle perse (12.7 di media), quindi non sarà così facile rubare e correre in contropiede, come invece è stato nelle serie precedenti. Questo potrebbe essere un vantaggio a favore di Indy, che, onor di cronaca, non ha ancora trovato una difesa di questo livello.

I Pacers invece per generare transizione non dipendono dalla loro difesa, infatti rubano soltanto 7.5 palloni a partita. Coach Carlisle vuole che almeno uno dei suoi migliori atleti scattino in contropiede appena parte il tiro dell’avversario; poi, dal rimbalzo o dalla rimessa è indifferente, partono passaggi lunghi che scatenano la furia di Siakam o Toppin o chi per loro, che vanno al ferro a testa bassa. 

Indy non ha mai negoziato la sua idea di basket e non lo farà neanche alle Finals, ma contro OKC troveranno vita meno facile: coach Daigneault ha a roster tanti atleti da poter ruotare, sempre freschi e pronti a impedire le transizioni avversarie. Ci aspetta una serie finale con un’intensità, un ritmo e un atletismo che raramente abbiamo visto nella NBA moderna. 

I Pacers contro la difesa schierata

OKC è nettamente la miglior difesa in NBA, ma per tutta la stagione ha difeso in un modo improponibile contro una squadra come Indiana. Prendiamo in esame la serie coi Nuggets e quella coi Timberwolves: in entrambi i casi c’era un giocatoreche era anche la fonte di gioco e la squadra intorno era carente al tiro da 3. I Thunder si sono potuti permettere di concentrare tutta la difesa su Jokic e Edwards e sul non far entrare in area il pallone, perché c’era la possibilità di battezzare Westbrook, Braun o McDaniels dall’arco. Contro Indiana questo non si può fare.

Come difendere su Haliburton

Storicamente l’ex Kings soffre le difese molto fisiche e OKC ne è l’esempio perfetto: Haliburton verrà mangiato vivo da Dort, poi da Caruso, poi da Wallace, poi da J-Dub, poi di nuovo Dort ecc. Quindi non sarà facile per lui segnare tanto o battere tante volte l’uomo 1vs1, ma non è neanche questa la sua priorità.

A Tyrese interessa creare un vantaggio e mettere in rotazione la difesa avversaria. Contro i Knicks c’è riuscito facendo mismatch hunting contro Brunson e KAT, ma contro i Thunder non sarà altrettanto semplice: OKC può switchare su tutti i blocchi, in quanto ha dei lunghi abbastanza mobili per farlo e, se così non fosse, non avrebbero problemi a giocare con 5 piccoli. 

I Thunder sono anche bravissimi a nascondere i propri punti deboli: se Holmgren venisse chiamato a difendere sul pick-and-roll perché il suo uomo va a portare il blocco, in tempo zero un altro giocatore più mobile si scambierebbe momentaneamente la marcatura con Chet, così da permettergli di restare più vicino al ferro (Caruso lo fa spessissimo).

La difesa del ferro

Indiana è stata la miglior squadra della post season per percentuali da tre (40.1%), ma per continuare a sfornare tiri di qualità è indispensabile che la palla tocchi tanto il pitturato e che la difesa entri in rotazione. Ma i Thunder non te lo permettono.

Holmgren è stato eccezionale in tutti i playoff nel tenere gli avversari lontani dal canestro. In questa serie non avrà la stessa possibilità di abbandonare il proprio uomo sul perimetro, proprio perché Indy non ha giocatori battezzabili, ma comunque, con quella serie di cambi descritti poche righe sopra, troverà il modo di restare nei pressi del pitturato. Tutto da scoprire invece il ruolo di Hartenstein, che nelle serie precedenti ha giocato poco per motivi prettamente tattici.

Il ruolo dei comprimari

A mio avviso la difesa su Haliburton è uno dei temi principali di questa serie: lo 0 dei Pacers è il motore della propria squadra e se lui non dovesse riuscire ad azionare con continuità la manovra di Indiana, allora servirà che qualcun altro faccia gli straordinari. 

Contro i Celtics lo scorso anno, quando Haliburton uscì dalla serie infortunato, Andrew Nembhard salì di livello. Il canadese sta tirando col 48.3% dall’arco in questi playoff e col 47.3% dal campo, mantenendo la propria efficienza anche quando tira dal palleggio. Nembhard è un ottimo giocatore di 1vs1, ma non genera tiri per gli altri e inoltre non ci si può aspettare che decida la serie con prestazioni multiple da 3 punti.

Anche Siakam potrebbe avere più spazio per giocare i suoi isolamenti. Probabilmente vedremo Jalen Williams o Holmgren come principali marcatori dell’ex Raptors, ma nessuno dei due è uno stopper ideale. Quindi l’1vs1 del camerunense potrebbe diventare un fattore, sia nei momenti in cui Indy fatica a creare dalla circolazione di palla, sia per creare circolazione di palla sfruttando eventuali raddoppi. Siakam è, insieme a Caruso, l’unico che ha già calcato questi palchi, quindi mi aspetto da lui una serie in cui tira fuori gli attributi e si prende le redini della squadra quando serve.

Per quanto riguarda gli altri role player mi sento di dare per scontato che continueranno a segnare da tre con percentuali alte. Questo è forse IL vantaggio dei Pacers rispetto ai Thunder: hanno molti più giocatori che possono andare in doppia cifra e che garantiscono per lo meno un contributo positivo all’attacco di squadra. OKC da questo punto di vista è molto più altalenante.

I Thunder contro la difesa schierata

Come si ferma Shai?

In gara 1 e 2 delle Western Conference Finals, Minnesota ci ha dimostato come non difendere su Shai: McDaniels è probabilmente il migliore al mondo per difendere un isolamento contro SGA, ma in questo momento, chiunque tu lasci in 1vs1 contro l’MVP,  verrà comunque cucinato, e così è stato. A Indy conviene piuttosto forzare la palla fuori dalle sue mani, blitzando sui blocchi, portando raddoppi, chiudendo le linee di penetrazione. Non si può pretendere di tenere SGA sotto i 30 punti di media, ma ciò che conta è non farlo andare in lunetta. Sfidarlo a tirare da 3 e mettere tanti corpi tra lui e il ferro può essere una strategia valida non solo perché lo costringi a tiri con percentuali peggiori, ma per altri due motivi: non metti alla prova il metro di giudizio arbitrale, che nel corso dei playoff ha concesso tanto a Shai; i tiri liberi, più di qualunque altra cosa, ammazzano il pace e la possibilità di correre in transizione, che è la priorità di Indiana.

Il tiro da 3

Tirare via la palla dalle mani di Gilgeous-Alexander è una scelta doppiamente vincente se guardi alla costanza dall’arco dei suoi comprimari. OKC ha tanti buoni tiratori, ma nessuno di questi ti garantisce il 40% ogni partita, come invece si verifica dall’altra parte del campo, dove già sai che i Pacers tireranno bene. Ovviamente i Thunder non si devono impigrire e accontentare di tiri semi contestati, ma piuttosto attaccare i closeout, fare extra pass, tagliare sulla linea di fondo, tutte cose che invece hanno sempre funzionato nel corso della post season.

Indy in questi playoffs è salita di livello sul versante difensivo, diventando una squadra tutto sommato solida, anche se ancora pagano le loro disattenzioni lontano dalla palla e sui pick-and-roll. Per portare a termine ciò che abbiamo detto sarà necessario un livello di attenzione che non li abbiamo mai visto applicare in questi due anni.

J-Dub e Chet

Dicevamo prima che OKC è più altalenante nei suoi comprimari e che ha meno giocatori in doppia cifra. Escluso Shai, Williams e Holmgren sono gli unici due Thunder in doppia cifra di media in post season (20.4 e 16.4 punti di media). J-Dub stesso non è stato costante in questi playoffs, alternando partite da 30 a partite da 15 punti, come testimoniano le percentuali mediocri da 3 (31.8%). Jalen però ha trovato il modo di essere comunque sempre impattante in fase offensiva, attaccando tanto il ferro e distribuendo assist (5.3 di media). 

Anche Holmgren deve ancora svilupparsi come scorer, ma in questi playoffs si è sempre fatto trovare pronto quando contava (eccetto i due liberi contro Denver): oltre ad aver segnato tiri importanti, stupisce la sua capacità di fare sempre la scelta giusta. Anche se le percentuali non sono altissime, Chet ha la forza di rimanere comunque in partita, dimostrando quindi una maturità rara per un 23enne.

Per quanto non siano ancora due attaccanti consistenti come Shai, è proprio la loro capacità di rendersi sempre utili alla squadra che rende questi due giocatori insostituibili per coach Daigneault. Queste Finals potrebbero essere la loro consacrazione

Il pronostico

Alla luce di quanto detto mi viene difficile non vedere OKC come favorita. Hanno il giocatore migliore della serie, un attacco non sempre performante ma comunque solido e la miglior difesa in NBA. Indiana ha alcuni punti di vantaggio, ma allo stesso tempo le qualità che le hanno permesso di vincere nelle precedenti tre serie saranno meno evidenti contro questi Thunder

Pronostico secco? 4-2 OKC.

Thunder-Timberwolves, dove e quando vedere le partite

  • Gara 1 Indiana Pacers @ Oklahoma City Thunder – venerdì 6 giugno ore 02:30 italiane
  • Gara 2 Indiana Pacers @ Oklahoma City Thunder – lunedì 9 giugno ore 02:00 italiane
  • Gara 3 Oklahoma City Thunder @ Indiana Pacers – giovedì 12 giugno ore 02:30 italiane
  • Gara 4 Oklahoma City Thunder @ Indiana Pacers – sabato 14 giugno ore 02:30 italiane
  • Gara 5 Indiana Pacers @ Oklahoma City Thunder – martedì 17 giugno ore 02:30 italiane (se necessaria)
  • Gara 6 Oklahoma City Thunder @ Indiana Pacers – venerdì 20 giugno ore 02:30 italiane (se necessaria)
  • Gara 7 Indiana Pacers @ Oklahoma City Thunder – lunedì 23 giugno ore 02:00 italiane (se necessaria)

Le partite della serie saranno visibili su NBA League Pass oppure su Sky Sport NBA (canale 209). Sky Sport trasmetterà molte delle gare di playoffs in diretta e in lingua originale, mandando poi in onda la replica con il commento in italiano il giorno seguente. A seguire i playoffs ci saranno Flavio Tranquillo, Davide Pessina, Alessandro Mamoli, Matteo Soragna, Francesco Bonfardeci, Mauro Bevacqua, Dario Vismara, Tommaso Marino e il resto della crew di Sky Sport. Le repliche verranno trasmesse sia sul 209 sia su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena (rispettivamente canale 201 e 204).

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