Vince Carter: campione a 360°

di Andrea de Rose

Nel draft del 1998 entra nella NBA uno dei giocatori più amati degli ultimi 20 anni: Vincent Lamar meglio conosciuto come Vince Carter. Proveniente dalla Università della North Carolina (dove sotto la guida attenta di Coach Dean Smith aveva già fatto vedere grandi cose) viene scelto alla quinta chiamata dai Golden State Warriors che lo scambiano immediatamente per Antawn Jamison, scelto alla numero quattro, dai Toronto Raptors. Aiutato da suo cugino di terzo grado, tale Tracy McGrady, con il quale forma una coppia straordinaria,  vincerà nella sua prima stagione il premio di rookie dell’anno, con il suo atletismo e le sue schiacciate fa innamorare perdutamente il pubblico di Toronto.

 

VINCE CARTER, LA NASCITA DI AIR CANADA

Uno dei gesti atletici più famosi di Vince Carter.

Nel 2000 arriva la prima chiamata al All Star Game (ottenendo il record di voti da parte del pubblico), partecipa e vince uno degli Slam Dunk Contest più belli di sempre, le sue schiacciate sono a dir poco surreali: apre con un giro di  360° e chiusura in windmill rovesciato, e chiude con una schiacciata che dimostra tutte le sue doti atletiche infilando completamente l’avambraccio nel canestro, celebre la sua esultanza davanti alle telecamera alla quale urla: It’s Over”. Nello stesso anno ottieni grandi risultati anche con la Nazionale degli Stati Uniti: vince la medaglia d’oro contro la Francia alle olimpiadi di Sydney, memorabile la sua schiacciata saltando in testa a Frederic Weis, centro di 218 cm. Le sua capacità di volare al ferro li vale il  soprannome di Air Canada.

 

LA RICERCA DELLA GLORIA

Vince Carter

Vince Carter e Jason Kidd, con la casacca dei New Jersey Nets.

 

Nella stagione successiva realizza 27.6 punti di media ma si infortuna al ginocchio e salterà ben 61 partite, nel  2002 realizza 24.7 di media e nel  2003  20.6 ma non arriverà mai in finale di Conference. Nel 2004 Carter  lascia Toronto e approda ai New Jersey Nets, disputerà una prima  stagione sontuosa chiudendo con 24.5 punti di media e portando i Nets ai playoff,  purtroppo per lui termineranno al primo turno contro Miami. Giocherà in tutto  364 partite segnando 8.834 punti. Nel 2009 si trasferisce a Orlando dove disputa solamente 97 partite prima di essere ceduto a i Phoenix Suns. Nel 2011 va alla corte dei neo campioni NBA: i Dallas Mavericks, si ritaglia un ruolo inedito: diventa un giocatore meno atletico ma più solido, capace di fare del tiro da tre punti la sua arma migliore, Resterà ai Mavs per tre anni giocando 223 partite e realizzando 2670 punti. Nel 2014 all’età di 37 anni si trasferisce ai Memphis Grizzlies, mette la sua esperienza al servizio della squadra portandoli a disputare per ben tre volte i playoff, ma senza successo. Nel 2017 si trasferisce da free agent ai Sacramento Kings, una squadra giovane che ha bisogno di un giocatore come lui per far crescere i suoi talenti (De’Aaron Fox, Buddy Hield, Bodgan Bodganovic).

 

LA CHIUSURA DI UN CICLO

Wade e Vince Carter

Vince Carter e Dwayne Wade.

 

 

Vince Carter si appresta a giocare la sua ventunesima e ultima stagione in NBA con la maglia degli Atlanta Hawks, squadra di bassa classifica con alcuni giovani interessanti che le assicurano un ottimo futuro. Nel corso della sua carriera Carter ha dimostrato ampiamente di non essere solo uno schiacciatore ma un giocatore a 360°.  infatti la notte del 4 Marzo 2019 durante la partita contro i Miami Heat ha messo a segno  21 punti all’età di 41 anni, superando Reggie Miller e diventando il ventesimo marcatore di sempre della NBA. la straordinaria carriera di Vince sta per concludersi, con la consapevolezza che da qui a fine stagione ci delizierà con altre delle sue grandissime giocate.

 

 

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