Nella notte sono arrivate news sul caso Jonae Harris, la ragazza uccisa il 15 gennaio a Tuscaloosa e del cui omicidio sono stati accusati i giocatori di Alabama Darius Miles e Michael Lynn Davis, ma soprattutto sul possibile coinvolgimento di Brandon Miller.
La stella dei Crimson Tide è il freshman con più impatto in questa stagione NCAA, sta viaggiando a 18,7 punti e 8,0 rimbalzi a partita. Per molti scout è in lotta per una scelta top 3-5 al prossimo draft e il più quotato dopo i due fenomeni Wembanyama e Henderson.
Miller non è stato accusato di nulla formalmente, per ora, ma le ultime rivelazioni potrebbero comprometterne carriera e futuro.
A portare la pistola sul luogo del crimine sembra esser stato Brandon Miller
Per chi non fosse a conoscenza del caso il mese scorso è stata uccisa Jamea Jonae Harris, ex ragazza di Darius Miles, studente a Alabama e componente della squadra di basket. L’omicidio è avvenuto sulla Strip, un quartiere commerciale di bar e ristoranti che si rivolgono agli studenti vicino al campus di Tuscaloosa. Harris era seduta sul sedile del passeggero di un’auto quando è stata colpita da un proiettile (stando alle ricostruzioni della polizia). A sparare alla giovane è stato un altro ragazzo, Michael Lynn Davis, ma la polizia locale ha fin da subito arrestato anche Miles, in quanto ritenuto mandante dell’omicidio e possessore della pistola.
Nella serata di martedì, però, il detective di Tuscaloosa Branden Culpepper ha scoperto che anche Brandon Miller potrebbe essere coinvolto nell’omicidio. La pistola usata da Davis per uccidere la ragazza, infatti, sembra esser stata portata sul luogo del delitto proprio dal talento dei Crimson Tide. La richiesta è arrivata dal compagno di squadra Miles, tramite messaggio.
La testimonianza di Culpepper è arrivata durante un’udienza preliminare per i due giovani arrestati, con Miles che avrebbe dichiarato che la sua pistola era nell’auto di Miller. Auto presente sul luogo del crimine e anche danneggiata al parabrezza da alcuni colpi di pistola.
Nella vicende potrebbe essere coinvolto anche un altro giocatore di Alabama, Jaden Bradley Quest’ultimo si trovava anch’esso sulla scena della sparatoria, sempre secondo la testimonianza dei due presunti assassini.
Coach Oats difende Miller: “Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”
Nonostante tutto Miller non è stato accusato di alcun reato. Inoltre, il suo allenatore Nate Oats ha dichiarato, nella conferenza stampa di martedì, che squadra e ateneo erano a conoscenza del presunto collegamento di Miller con il caso. L’head coach ha però tenuto a sottolineare le parole di Paula Whitley. Whitley è la vice procuratrice distrettuale capo di Tuscaloosa, che in una recente intervista ha dichiarato: “Non c’è nulla di cui potremmo accusare Miller“.
Oats ha continuato dicendo che “il programma ha collaborato pienamente con le forze dell’ordine per tutto il tempo. Sappiamo che è stato Miller a portare lì quella pistola, ma lui non sapeva cosa volesse farne Miles. Purtroppo non possiamo controllare tutto ciò che fanno i ragazzi al di fuori del campus. Nessuno sapeva cosa sarebbe successo… Brandon non ha avuto alcun tipo coinvolgimento né nell’omicidio, né nelle indagini. Semplicemente si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato“.
Questa dichiarazioni, hanno portato tanta indignazione sui social. Così tanta che dopo poche ore è stato lo stesso Oats a parlare di nuovo per “chiarire l’incomprensione“:
“In nessun modo intendevo minimizzare la gravità di questa situazione o la tragedia di quella notte. Le mie preghiere continuano ad andare alla famiglia di Jamea Harris e colpevolizziamo quello che è stato commesso da un nostro studente (Miles, ndr). Io volevo solamente dire che siamo stati informati dalle forze dell’ordine che altri studenti-atleti si trovavano nelle vicinanze e, sempre le forze dell’ordine, ci hanno ripetutamente detto che nessun altro studente-atleta era sospettato. Erano solo testimoni e tutti sono stati tutti pienamente sinceri e collaborativi“.
Miles e Davis sono stati dichiarati coinvolti nell’omicidio e saranno giudicati nei prossimi mesi, ma la questione non sembra chiusa qui per Brandon Miller.