Isaiah Thomas ha avuto una carriera notevole nella NBA.
Dopo tre anni con i Sacramento Kings e una mezza stagione con i Phoenix Suns, è diventato una vera e propria celebrità dopo essere stato ceduto ai Boston Celtics nel 2015.
Nella stagione 2015/16 è stato convocato per la prima volta all’All-Star Game, grazie ad una media di 22.2 punti e 6.2 assist a partita. L’anno successivo ha fatto ancora meglio, guadagnandosi un posto nel quintetto All-NBA e il quinto posto nelle votazioni per il premio di MVP, con 28.9 punti e 5.9 assist di media a partita.
Tuttavia, un infortunio all’anca durante i playoffs di quell’anno ha fatto precipitare la sua carriera con la stessa rapidità con cui era salita. Viene mandato nei Cleveland Cavaliers, tramite uno scambio che porta Kyrie Irving a Boston, ma riesce a giocare solo 15 partite prima di essere spedito ai Los Angeles Lakers dopo scadenza del suo contratto.
Dopo l’infortunio, Thomas ha cambiato 8 squadre diverse, ma solo con una di esse (i Washington Wizards) è riuscito a giocare almeno 40 partite in una stagione sola, ed è stata l’ultima volta che è riuscito ad ottenere un contratto prima dell’inizio di una stagione.
Lo scorso anno, Thomas ha ottenuto due contratti di 10 giorni con i Suns, mentre ad aprile ha firmato un contratto standard che lo ha reso disponibile per i playoffs.
Insomma, Isaiah Thomas si è trovato davanti a grandi difficoltà nel corso della sua carriera NBA. Ma non ha la minima intenzione di lasciare che l’età e gli infortuni rovinino le sue speranze di un ritorno, secondo quanto riportato anche da Dylan Ackerman di Cronkite News.
La guardia ha infatti rivelato cos’è che lo motiva e lo spinge a continuare.
“So contro cosa sto combattendo” ha detto. “Lo capisco, ma ho combattuto la stessa battaglia per tutta la vita. Per me è normale. È solo un’altra tappa che devo superare. Voglio giocare ancora due o tre anni e poi concentrarmi sui miei figli. Questo è l’obiettivo, e continueremo a lottare fino alla fine. La pallacanestro è stata la mia vita. Mi sono concentrato su questo per tutta la vita. Molti non si concentrano così a lungo su una sola cosa. Ho amato questo gioco, ho girato tutto il mondo e ho fatto un sacco di soldi grazie al basket. Amo tutto di questo gioco. Ora ho un’età in cui posso ancora giocare ad alto livello. Quando vado in palestra ho la stessa sensazione positiva di quando ero bambino. So che quando questa sensazione svanirà, sarà il momento di cercare qualcos’altro”.